Tragedia a Scampia, striscione di solidarietà dagli ultras dell'Ancona | FOTO

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CalcioNapoli24 INTERNO

Ultime notizie. Dopo il tragico crollo di un ballatoio nelle vele di Scampia che ha causato 3 morti e 12 feriti, arriva la solidarietà dagli ultras anconetani. Storicamente gemellati con gli ultras del Napoli, gli ultras dell'Ancona hanno esposto uno striscione in città che recita: (CalcioNapoli24)

Su altre testate

La Conferenza delle Regioni ha approvato all’unanimità la proposta di riparto del Fondo Sanitario Nazionale 2024. Un voto importante che permette di attivare il passaggio ai ministeri competenti che porterà all’approvazione definitiva da parte del governo del Fondo Sanitario Nazionale 2024 in sede di Conferenza Stato-Regioni. (Secolo d'Italia)

Il 20 febbraio del 2020 venne avviata la demolizione della Vela Verde, parte del progetto Restart Scampia, che, dopo l’abbattimento di altre tre Vele, si proponeva di realizzare nuovi alloggi popolari, sistemare gli spazi circostanti e potenziare i servizi pubblici della zona. (La Stampa)

L’ordinanza aveva la firma di Luigi de Magistris, all’epoca sindaco, ed era dettata da motivi di tutela della incolumità di chi viveva nel palazzone. A ottobre 2015 il Comune di Napoli pubblicò sull’albo pretorio una ordinanza di sgombero coatto della Vela Celeste, quella dove risiedevano 800 persone fino al crollo dei ballatoi della sera di lunedì, che ha provocato tre morti e 12 feriti, tra i quali sette bambine. (Corriere della Sera)

Tragedia Scampia, Saviano risparmiaci il piagnisteo moralista

“Il sindaco Manfredi dice che i lavori non c’entrano? È falso. Ottocento residenti sfollati (Virgilio Notizie)

Nel nostro Paese c'è chi parla continuamente di accoglienza, si mettono i migranti in albergo e poi non si trovano strutture dignitose per questi cittadini». (ilmattino.it)

Del Debbio dice: “Scampia era stata pensata come idea di dormitorio, ma il dormitorio era figlio di un’idea politica e cioè che la vera realizzazione comunista marxista dell’uomo fosse durante l’orario del lavoro. (Nicola Porro)