Che cos'è un Paese sicuro e cosa dice la sentenza della Corte Europea

Che cos'è un Paese sicuro e cosa dice la sentenza della Corte Europea
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Corriere della Sera INTERNO

La sentenza con la quale il tribunale civile di Roma ha ordinato di riportare in Italia i 12 migranti che si trovavano nei centri in Albania e di rimetterli in libertà, si basa sul concetto di «Paese sicuro», un luogo insomma che non sia teatro di guerre e dove siano rispettati i diritti civili. La Farnesina aveva stilato una lista, ma sulla definizione di Paese sicuro è intervenuta una sentenza della Corte di giustizia europea che ha finito per incidere sulla odierna decisione dei giudici. (Corriere della Sera)

Se ne è parlato anche su altri media

Mancano tre anni alla scadenza naturale, e il sospetto è che il conflitto esploso sui centri in Albania ma in incubazione da mesi possa portare ad altro. Sotto voce, si profila non il dialogo invocato dal Quirinale, ma una crisi tra poteri dello Stato dagli esiti traumatici. (Corriere della Sera)

Se tre indizi fanno una prova, non bisognava essere veggenti o grandi strateghi per sapere come sarebbe finita. Una vicenda imbarazzante per il Governo italiano e per Bruxelles (Riforma.it)

«In un nostro comunicato del 22 Marzo 2022 abbiamo riportato l’aggiornamento sul processo di Milano relativo ai danni ambientali subiti dai siti Caffaro di Brescia, Torviscosa, Colleferro e riconducibili alla Snia poi Sorin poi LivaNova Plc, quest’ultima multinazionale biomedica registrata in Inghilterra e Galles. (Cronache Cittadine)

Dl migranti, il costituzionalista D'Andrea: “È una grave forzatura: non è detto che il Quirinale firmi”

E lo fa in punto di diritto, dunque senza entrare nel dibattito-scontro tra politica e magistratura. Ha fatto bene, la giudice, ad annullare il trattenimento degli immigrati nei due centri albanesi? Ha interpretato correttamente la sentenza della Corte di Giustizia europea? Secondo Tarfusser, no. (Nicola Porro)

La terzietà invocata con piglio accigliato Giuseppe Santalucia, presidente dell'Anm, che ha contestato l'entrata in campo del ministro Nordio, non è proprio il forte della giudice Silvia Albano. (Secolo d'Italia)

Con Antonio D’Andrea, professore di Diritto pubblico all’Università di Brescia, facciamo il punto sul quadro giuridico che sta facendo ammattire il governo Meloni, intento ad affermare la legittimità dell’accordo con l’Albania per il trasferimento dei migranti a qualunque costo. (Il Fatto Quotidiano)