Mps supera l’esame della Bce: addio ai vincoli sui dividendi. Ecco i nuovi requisiti patrimoniali

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FIRSTonline ECONOMIA

Dopo anni di vincoli e controlli stringenti, la banca senese può ora concentrarsi sul rilancio e sulla remunerazione degli azionisti Mps ha finalmente ottenuto il via libera per una gestione più autonoma dei dividendi. La Bce ha ufficialmente rimosso i vincoli imposti nel 2017, al momento del salvataggio pubblico, relativi alle politiche di distribuzione degli utili. Mps: fine delle restrizioni sulle cedole La banca, guidata dall’amministratore delegato Luigi Lovaglio, era tornata a distribuire un dividendo quest’anno, pari a 0,25 euro per azione. (FIRSTonline)

La notizia riportata su altri media

Bene anche gli altri istituti italiani, che mostrano ampi eccessi di capitale La Vigilanza promuove Siena nell’esame Srep. (Milano Finanza)

E si potrebbe prospettare un futuro di collaborazione con altri istituti. Montepaschi ritrova il timone Quest’anno la banca ha riaperto i rubinetti, distribuendo 0,25 euro per azione, ma con regole severe. (QuiFinanza)

Monte dei Paschi di Siena ha coefficienti patrimoniali ampiamente superiori ai requisiti patrimoniali richiesti dalla Bce, a conclusione del processo annuale di revisione e valutazione prudenziale condotto nel 2024. (l'Adige)

Mps: Bce rimuove obbligo di autorizzazione preventiva per distribuzione dividendi

Questa decisione, scaturita dall'esercizio Srep 2024 (che le principali banche italiane hanno superato brillantemente), segna un importante passo avanti per l'istituto guidato dall'ad Luigi Lovaglio. La Bce ha fissato il requisito minimo di Cet 1 per il 2025 all'8,78%. (il Giornale)

Monte dei Paschi di Siena ha coefficienti patrimoniali ampiamente superiori ai requisiti patrimoniali richiesti dalla Bce, a conclusione del processo annuale di revisione e valutazione prudenziale condotto nel 2024. (LA NAZIONE)

Banca Monte dei Paschi di Siena (Mps) ha annunciato di aver ricevuto notifica della decisione finale della Banca Centrale Europea (Bce) riguardante i requisiti patrimoniali da soddisfare su base consolidata dal 1° gennaio 2025, a conclusione del processo annuale di revisione e valutazione prudenziale condotto nel 2024. (Borse.it)