Milano, in via Ripamonti rivolta nordafricana per Ramy morto in scooter dopo la rapina: "Colpa dei carabinieri"
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Notte di disordini e violente proteste a Milano, dove centinaia di giovani e giovanissimi sono scesi in strada tra via Ripamonti e via Quaranta, quartiere "difficile" nella parte Sud del capoluogo, dopo la tragica morte del 19enne di origini egiziane Ramy Elgaml tra sabato e domenica. "Verità per Ramy" è quello che hanno chiesto con tanto di striscioni e fumogeni gli amici e conoscenti del ragazzo, deceduto sabato notte cadendo da uno scooter guidato da un amico tunisino di 22 anni mentre i due venivano inseguiti dai carabinieri. (Liberoquotidiano.it)
La notizia riportata su altri giornali
Non si ferma la protesta al Corvetto degli amici e conoscenti di Ramy Elgaml, il diciannovenne egiziano morto nelle notte tra sabato e domenica cadendo dal motorino guidato da un amico, inseguiti dai carabinieri dopo che i due non si erano fermati a un posto di blocco i… Ancora tensioni. (La Repubblica)
Intorno alle 17.45, alcuni di loro hanno svuotato un estintore all'angolo tra via dei Cinquecento e piazzale Gabriele Rosa. Anche nel pomeriggio di lunedì, un gruppetto di persone - una ventina - ha dato il via ad alcune proteste. (MilanoToday.it)
Alla vista dei carabinieri sono fuggiti in moto a tutta velocità. Ma dopo un lungo inseguimento lo scooter è finito contro un muro e il passeggero, un 19enne, ha perso la vita. (il Giornale)
Notte movimentata quella del 24 novembre scorso nel centro cittadino, dove i Carabinieri della Sezione Radiomobile della Compagnia di Reggio Calabria hanno tratto in arresto un 23enne, già noto alle Forze dell’Ordine, al termine di un inseguimento ad alta velocità. (Corriere di Lamezia)
Alle 4.04 perde la vita Ramy Elgaml, 19enne caduto da uno scooter Tmax dopo un inseguimento dei carabinieri per otto chilometri. Nell’ordine: alle 18 di domenica, nel punto dello schianto, un presidio per chiedere verità e giustizia per il 19enne viene «infranto» da un’auto. (Corriere Milano)
Il trentenne, alla guida del Suv intestato a una società, aveva una patente di guida rilasciata dalle autorità bulgare non conforme alla normativa europea: abita nella zona in cui è avvenuto l'incidente, è regolare e incensurato. (IL GIORNO)