Orso M91 ucciso in Trentino: è il primo dopo la firma del decreto di abbattimento
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È stato ucciso in Trentino Alto Adige l'orso M91, l'esemplare che lo scorso 27 aprile aveva inseguito un turista sopra Molveno. Si tratta della prima uccisione dopo la firma del decreto di abbattimento degli orsi siglato dal presidente della provincia autonoma Maurizio Fugatti. Orso M91 abbattuto in Trentino: perché? Il Corpo forestale del Trentino ha abbattuto l'orso M91 a pochi giorni dall'entrata in vigore del decreto di abbattimento sugli orsi bruni in regione. (METEO.IT)
Se ne è parlato anche su altri giornali
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Era stato classificato come pericoloso e per questo è stato abbattuto nella notte. L'uccisione di M91, così si chiama il terzo orso ucciso in Trentino in meno di un anno, ha sollevato la protesta degli animalisti contro il presidente della Provincia autonoma di Trento, Maurizio Fugatti, che ha firmato l'ordine di abbattimento. (il Giornale)
Nessuna comunicazione, nessuna informazione. Venerdì il presidente Fugatti ha firmato il decreto di abbattimento e questa mattina era già eseguito. Qualche mese fa era stato rilanciato il Tavolo grandi carnivori al grido di ''Ascolto, confronto e trasparenza'' e per questo anche alcune associazioni ambientaliste avevano deciso di prendervi parte. (il Dolomiti)
https://www.ilgiornaleditalia.it/news/cronaca/478309/maurizio-fugatti-banchetto-carne-d-orso-festa-lega-nord. (Il Giornale d'Italia)
Il presidente della Provincia di Trento, Maurizio Fugatti, aveva firmato il provvedimento nel tardo pomeriggio di venerdì, per non dare il tempo alle associazioni animaliste di presentare un ricorso al Tar, scatenando così un vespaio di polemiche. (Corriere del Trentino)
Abbattimento dell'orso M91, denunciato il governatore Fugatti. Bearsandothers: "Calpestato il diritto al dissenso da esercitare secondo la legge in vigore" L'associazione Bearsandothers ha presentato denuncia “per improvvido e crudele provvedimento, per presunto maltrattamento di animale, inseguito da mesi e tormentato, per uccisione di animale protetto, nonché per il fatto che è stato calpestato quello stesso diritto che ipocritamente il presidente cita nel suo decreto di morte, ovvero il diritto al dissenso da esercitare secondo la legge in vigore” (il Dolomiti)