Caso Puff Daddy, spunta il video di una delle feste: «Bottiglie rotte, sangue e polvere bianca ovunque». Il rapper dal carcere prepara la difesa

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Sconvolge il racconto del gestore di una villa affittata da Puff Daddy dieci anni fa per il compleanno di un amico: «Il giorno dopo le camere da letto erano disgustose» Non finiscono mai i guai per Sean Combs, ovvero Puff Daddy, per gli amici Diddy, al momento rinchiuso nell’unità 4 North del Metropolitan Detention Center di Brooklyn. Il Daily Mail infatti oggi propone nuove immagini di una festa organizzata dal rapper e producer di fama mondiale. (Open)

Ne parlano anche altre testate

Ennesimo colpo di scena sulle vicende legate ai “Freak Off” di Puff Daddy, ossia i festini a base di alcol, sesso e droga. Il produttore è in carcere con le accuse di traffico sessuale e di violenze, in attesa del processo che dovrebbe iniziare il 5 maggio 2025. (Il Fatto Quotidiano)

Gli investigatori si stanno concentrando soprattutto sui racconti dei testimoni che hanno preso parte ai famosi "White Party" di Diddy, le feste incriminate dove pare succedesse di tutto e di più. (Liberoquotidiano.it)

«Alcuni giorni hanno panini al pollo. Ci sono hot dog e i"murder burgers" fatti con una polpetta sottile paragonata alla pelle di una scarpa da un ex detenuto», racconta il New York Post (Open)

Una “celebrità” ha fatto causa all’avvocato anti-Diddy: «Inventa violenze sessuali per estorcere denaro»

Dai frame del video si vedono ballerine con delle maschere e una donna nuda utilizzata come piatto per il sushi. Il Daily Mail è riuscito ad ottenere le immagini di uno di questi festini e in particolare il party di compleanno del 3 maggio 2014 del rapper Meek Mill. (Il Fatto Quotidiano)

È stato depositata nelle scorse ore una mozione nei confronti di Diddy, nel tentativo di non accordare una cifra per la cauzione del nativo del Bronx, da oltre 50 milioni di dollari. (Fanpage.it)

Tony Buzbee è il legale che dice di avere raccolto oltre 120 testimonianze di violenze commesse da Sean Combs. «Mi vogliono intimidire, ma non funzionerà» (Rolling Stone Italia)