Un prima e un dopo il caso Pelicot

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rsi.ch ESTERI

La condanna a 20 anni del marito di Gisèle è stata sottolineata con un applauso dalle donne e dagli uomini arrivati fin dal primo mattino davanti al tribunale. Poi ci sono stati fischi e urla di protesta quando sono state rese note le pene, tra i 3 e i 15 anni, spesso al di sotto delle richieste della parte lesa, per gli altri 50 imputati. Delusi anche i figli Pelicot, non Gisèle che si è detta soddisfatta della corte e dei verdetti. (rsi.ch)

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Dominique Pelicot è stato condannato al massimo della pena, 20 anni di carcere, per gli stupri aggravati contro l’ex moglie Gisèle Pelicot. Dichiarati tutti colpevoli i 5 imputati Questo contenuto non è disponibile per via delle tue preferenze sui cookie (TV2000)

«Ma è anche il nome dei miei nipoti, e io voglio che siano orgogliosi del loro nome, voglio rendere giustizia a questo nome, non lasciarlo nel fango di quello che ha fatto Dominique Pelicot, voglio che siano fieri di essere Pélicot, come Gisèle Pélicot. (ilmessaggero.it)

Avignone, 20 dic. - "Vergogna alla giustizia": è il grido delle attiviste femministe che si sono radunate davanti al tribunale di Avignone per denunciare le sentenze che ritengono troppo clementi, pronunciate contro molti degli imputati nel processo degli stupri di Mazan. (Il Sole 24 ORE)

Gisèle Pelicot, il grazie di Macron: 'Hai ispirato la Francia e il mondo'

Gisèle Pelicot, 72 anni, è stata vittima di violenze sessuali da parte del marito Dominique e di altri uomini da lui contattati online per circa 10 anni All’esito di un processo durato poco più di tre mesi, il 19 dicembre il signor Pelicot è stato condannato a 20 anni di prigione per aver drogato la moglie per abusarne insieme ad altri uomini senza che lei ne fosse consapevole Le ripetute violenze sessuali sono state minuziosamente documentate dal signor Pelicot in video conservati e catalogati anno per anno. (Corriere della Sera)

Durante le udienze, si era spesso detta «distrutta», ma tutti la indicano ormai in Francia come la nuova «portavoce» ed «eroina» della causa delle violenze sessuali contro le donne. Attorniata da giornalisti, Gisèle Pelicot ha accennato persino qualche sorriso, arrivando questa mattina in aula per l’atteso verdetto del cosiddetto "processo degli stupri di Mazan", dal nome del piccolo villaggio del Midi divenuto il teatro dei crimini. (Avvenire)

Colpevole anche l'ex marito della donna,... Leggi tutta la notizia (Virgilio)