Guerra o attacco nucleare, le istruzioni ai cittadini nel "libretto giallo". Fermare emorragie, trovare rifugi, gestire l'ansia: cosa dice
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«In caso di crisi o guerra» è il titolo del libretto giallo spedito a partire da lunedì 18 novembre ai cittadini della Svezia. Si tratta di una vera e propria guida che mira a mettere in guardia e preparare la popolazione in situazioni di emergenza. A causa dell'escalation nel conflitto tra Russia e Ucraina il governo ha ritenuto fosse arrivato il momento di aggiornare il manuale: rispetto a sei anni fa le pagine sono raddoppiate. (leggo.it)
Su altri media
Cinque milioni di famiglie svedesi riceveranno nelle prossime settimane un manuale di 32 pagine con le istruzioni per sopravvivere a una guerra o una crisi. L'iniziativa è stata seguita anche da Finlandia, Norvegia e Danimarca, che hanno aggiornato le loro guide alla sopravvivenza. (WIRED Italia)
Da oggi le famiglie svedesi riceveranno nella posta copie di una brochure informativa con consigli e raccomandazioni per prepararsi in caso di uno stato d'emergenza o guerra. All'interno ci sono consigli pratici su quali scorte… (L'HuffPost)
"Se la Svezia verrà attaccata non ci arrenderemo mai. Redatta dalla protezione civile svedese, è stata stampata in 5 milioni di copie ed è disponibile anche in altre lingue online. (Liberoquotidiano.it)
Il nuovo opuscolo fornisce esempi su come trovare rifugi antiatomici, fermare emorragie, affrontare l'ansia e come parlare ai bambini della guerra. In Svezia è stato diffuso un «libretto giallo» che contiene le istruzioni su come affrontare scenari di guerra. (Corriere TV)
“Dobbiamo prepararci per uno scenario peggiore, uno scenario di guerra", afferma il responsabile per la Protezione civile svedese. La Svezia ha iniziato a inviare istruzioni ai suoi cittadini su come affrontare una crisi o il possibile scoppio di una guerra nella seconda campagna di sensibilizzazione pubblica di questo tipo dai tempi della Guerra Fredda. (la Repubblica)
«Se la Svezia verrà attaccata non ci arrenderemo mai. Ad inviarle il governo per prepararsi in caso di uno stato d'emergenza o guerra, soprattutto alla luce degli ultimi sviluppi del conflitto tra Russia e Ucraina (ilmessaggero.it)