Ruzzo Reti tranquillizza: “L’acqua torbida non è mai stata immessa in rete”

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TERAMo – A seguito del comunicato allarmista diffuso dal Commissario per la messa in sicurezza del Gran Sasso Pierluigi Caputi e che corrisponde ad uno stralcio di una delle numerose lettere interne intercorse tra gli Enti, la Ruzzo Reti precisa che i fatti riportati si riferiscono al 14 ottobre, giorno in cui l’acqua, il cui valore di torbidità era aumentato, era già a scarico preventivo e quindi mai immessa nella rete idrica. (ekuonews.it)

Su altre testate

Si comunica che oggi 17 ottobre 2024 alle ore 15.05 la società Italferr S.p. A., cui era stata consegnata l'area della galleria destra L'Aquila " Teramo del Traforo del Gran... (Virgilio)

Sono state sospese, a tre giorni dall'inizio delle attività, le indagini propedeutiche ai lavori di messa in sicurezza del traforo e del sistema idrico del Gran Sasso: la ditta incaricata, la Italferr, ha restituito l'area di cantiere dopo la segnalazione da parte dell'ente gestore Ruzzo Reti di un "rilevante innalzamento del valore di torbidità delle acque all'interno della galleria destra", che ha poi portato alla richiesta di interruzione di tutte le attività. (Il Messaggero Veneto)

IL CASO TERAMO Nel traforo del Gran Sasso sono stati sospesi i lavori di indagine geognostica, propedeutici a quelli di messa in sicurezza di tutto il bacino acquifero, dopo che la Ruzzo Reti ha riscontrato il 14 ottobre scorso un «rilevante» innalzamento del valore di torbidità delle acque all’interno della galleria destra nella direzione Roma-Teramo, che è risultato pari a 4 Ntu (il range va da 0,12 a 0,30, il valore consentito dalla legge è 1). (ilmessaggero.it)

giulio sottanelli azione Archivi

A onor del vero va detto che tanto cambia a seconda delle fasce orarie, in alcuni momenti della giornata, con un pizzico di fortuna la fila dura circa 20/30 minuti, (fascia oraria che va dalle 9.30 in poi e intorno all'ora di pranzo). (Il Capoluogo)

L’ALA – “Questi sondaggi non aggiungono nulla a quello che già sappiamo”, così Leo Adamoli, una delle massime autorità in materia acquifero del Gran Sasso. (L'Aquila Blog)

Laddove viene a mancare questo servizio, è il caso che il responsabile del disservizio paghi, al posto del consumatore, il pedaggio -. “Se c’è un disservizio su un tratto gestito da qualcuno è bene che paghi questo qualcuno” TERAMO – “Un cittadino paga il pedaggio per avere in cambio un servizio, cioè la garanzia di percorrere un tragitto ad una determinata velocità e in sicurezza. (emmelle.it)