"Crisi automotive in Germania: Bosch annuncia taglio di 5.550 posti di lavoro"
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Robert Bosch , leader mondiale nella fornitura di componenti per automobili , ha comunicato oggi l’intenzione di tagliare fino a 5.550 posti di lavoro (di 3.800 in Germania), segnalando ulteriori difficoltà per il settore automobilistico tedesco, già messo sotto pressione dalla concorrenza dei produttori cinesi a basso costo e dalla domanda in calo. La divisione Cross-Domain Computing Solutions, responsabile tra l’altro dei sistemi di assistenza alla guida e automazione, è quella più colpita: entro la fine del 2027 andranno persi 3.500 posti di lavoro, di cui circa la metà in Germania. (Il Sole 24 ORE)
Se ne è parlato anche su altri media
Bosch prevede di tagliare 5.500 posti di lavoro in tutto il mondo, di cui 3.800 in Germania, a causa delle difficoltà dell'industria automobilistica che pesano anche sui fornitori. Ultim'ora news 22 novembre ore 17 (Milano Finanza)
Attualmente i dipendenti in tutto il mondo sono circa 429mila. Un altro gigante annuncia tagli di posti lavoro nel settore automobilistico. (La Gazzetta dello Sport)
Questo evento si aggiunge a una lunga serie di insolvenze nel settore, sottolineando l’irreversibilità della crisi che sta attraversando uno dei pilastri dell’economia tedesca. La Gerhardi Kunststofftechnik GmbH, storica azienda con 1.500 dipendenti e oltre due secoli di attività, ha dichiarato fallimento. (Scenari Economici)
Lo stabilimento Bosch di Bari al centro delle politiche aziendali, senza alcuna intenzione di depotenziamento. È stato detto in maniera chiara la scorsa settimana in seno all’incontro del Comitato aziendale europeo, un concetto ribadito a distanza di un anno. (La Gazzetta del Mezzogiorno)
Così, domani alle 11.30 la Rsu della Edim Bosch di Quero e le segreterie provinciali di Fiom e Fim di Belluno hanno indetto un presidio davanti ai cancelli in via Piav… (Corriere Delle Alpi)
La tedesca Bosch, il più grande fornitore di componentistica al mondo, ha annunciato 5.500 licenziamenti in tutto il mondo e principalmente in Germania (3.800), poiché le difficoltà dell’industria automobilistica si ripercuotono sull’intera filiera. (Il Fatto Quotidiano)