Lorena Quaranta, annullato ergastolo all’ex fidanzato

Lorena Quaranta, annullato ergastolo all’ex fidanzato
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Sicilia ON Press INTERNO

Per i giudici: «La pandemia favorì lo stato di agitazione dell’assassino» I giudici della Corte d’assise d’appello di Messina, che avevano confermato anche il risarcimento per le parti civili, avrebbero dovuto – per i giudici ermellini- verificare meglio se “la specificità del contesto possa, e in quale misura, ascriversi all’imputato” per “non avere efficacemente tentato di contrastare” lo stato di angoscia del quale era preda” o se “la fonte del disagio, evidentemente rappresentata dal sopraggiungere dell’emergenza pandemica”. (Sicilia ON Press)

La notizia riportata su altre testate

Il processo avrebbe dovuto verificare più attentamente, avrebbero anzi dovuto farlo i giudici, se “la specificità del contesto possa, e in quale misura, ascriversi all’imputato”. O se “la fonte del disagio, evidentemente rappresentata dal sopraggiungere dell’emergenza pandemica, con tutto ciò che essa ha determinato sulla vita di ciascuno e, quindi, anche dei protagonisti della vicenda, e, ancor più, la contingente difficoltà di porvi rimedio, costituiscano fattori incidenti sulla misura della responsabilità penale”. (Tempo Stretto)

“Deve stimarsi che i giudici di merito non abbiano compiutamente verificato se, data la specificità del contesto, possa, ed in quale misura, ascriversi all’imputato di non avere “efficacemente tentato di contrastare” lo stato di angoscia del quale era preda e, parallelamente, se la fonte del disagio, evidentemente rappresentata dal sopraggiungere dell’emergenza pandemica con tutto ciò che essa ha determinato sulla vita di ciascuno e, quindi, anche dei protagonisti della vicenda, e, ancor più, la contingente difficoltà di porvi rimedio costituiscano fattori incidenti sulla misura della responsabilità penale”. (Grandangolo Agrigento)

Il coronavirus è ancora presente nella nostra quotidinità: il presidente Joe Biden è risultato positivo al virus che ora arriva anche nelle aule di Tribunale dove un femminicidio è protagonista della cronaca di questi giorni. (leggo.it)

Strangolò la fidanzata durante il lockdown, per la Cassazione era “stressato” dal Covid: ora il vibonese De Pace può evitare l’ergastolo

Per il suo delitto era stato condannato all'ergastolo il fidanzato Antonio De Pace. Sull'infermiere pendeva l'accusa di omicidio aggravato, perché avrebbe soffocato la compagna a marzo del 2020, in piena pandemia da Covid-19. (il Giornale)

La Corte di Cassazione ha annullato con rinvio la sentenza con la quale la corte di assise di appello di Reggio Calabria aveva condannato all'ergastolo l’infermiere calabrese Antonio De Pace per l’omicidio di Lorena Quaranta, la studentessa di Medicina, di Favara, uccisa nella villetta di Furci Siculo la notte (Secolo d'Italia)

Per quello… (Il Vibonese)