Nuova mutazione dell’influenza aviaria, la situazione si aggrava: primi gatti positivi al virus H5N1
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Influenza aviaria fa sempre più paura. Il virus dell’H5N1 ha mutato ancora e ora colpisce anche i gatti, alimentando il timore di una nuova crisi globale. Negli Stati Uniti, una variante del virus H5N1 sta mostrando segni di adattamento alle vie respiratorie umane, mentre le infezioni nei gatti domestici aumentano il rischio di esposizione. Questa combinazione inquietante accende i riflettori su una possibile escalation del virus, che potrebbe trasformarsi in una minaccia ancora più difficile da contenere. (Tiscali Notizie)
La notizia riportata su altri media
Questo caso rappresenta il primo episodio grave di influenza aviaria che ha colpito un essere umano negli Stati Uniti dall’inizio dell’epidemia. (Scienzenotizie.it)
L'aviaria torna a far paura. Lo hanno reso noto i Centers for Disease Control and Prevention americani, secondo cui le analisi indicano che le mutazioni si sono sviluppate nel paziente e non si sono diffuse ai suoi contatti. (Liberoquotidiano.it)
Dopo le ultime notizie in arrivo dagli Stati Uniti sulle mutazioni del virus, l’infettivologo – primario delle Malattie infettive al San Martino di Genova – conclude: “Siamo circondati, come esseri umani. (QUOTIDIANO NAZIONALE)
La diffusione dell’influenza aviaria negli Stati Uniti ha destato preoccupazione tra gli esperti non solo per i casi umani che causano gravi malattie, ma anche per le nuove istanze di infezioni riscontrate nei gatti. (Scienzenotizie.it)
L’influenza aviaria altamente patogena (HPAI) sta mietendo vittime anche tra i grandi felini in cattività, con episodi di contagio in zoo di tutto il mondo che suscitano allarme tra i ricercatori. La trasmissione del virus da uccelli infetti a tigri, leoni e altre specie rare apre una nuova fase di preoccupazione sulla conservazione di animali già minacciati in natura (greenMe.it)
Il paziente, un uomo di 65 anni residente in Louisiana, era stato ricoverato lo scorso 13 dicembre in condizioni critiche. I Centers for Disease Control and Prevention (Cdc) degli Stati Uniti hanno confermato che il virus che ha colpito l’uomo è del ceppo D1.1, associato a recenti casi di influenza aviaria registrati in Canada e nello Stato di Washington. (ilmessaggero.it)