Per quanto ancora vogliamo evitare di affrontare l’aviaria? Report Guardian?
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Per quanto ancora vogliamo evitare di affrontare l’aviaria? Report Guardian? L'influenza aviaria ha destato preoccupazione negli ultimi tempi a causa di diversi cambiamenti nella gravità della potenziale minaccia, tuttavia, la strategia su come affrontarla lascia molto a desiderare. L'articolo del Guardian Nel mondo della salute globale, scrive il Guardian, le notizie principali riguardano l’influenza aviaria, il virus H5N1, e anche l’epidemia mortale nella Repubblica Democratica del Congo di una malattia misteriosa. (Start Magazine)
Su altri giornali
“I segnali che arrivano dagli Stati Uniti sono tutt'altro che buoni: la cosa più urgente in questa situazione sia di prepararsi, l’Italia si attrezzi”: (La Repubblica)
Le infezioni umane registrate sono eventi isolati derivanti dall'esposizione diretta o ambientale ad animali infetti. Tuttavia, un recente studio italiano – condotto da ricercatori dell'Università Campus Bio-Medico di Roma e dell'Università di Sassari coordinati da Massimo Ciccozzi – sottolinea che non bisogna dimenticare che «ogni evento di spillover, anche quando isolato, rappresenta un potenziale passo verso l'adattamento e una trasmissione più ampia». (leggo.it)
Lo hanno rivelato i Centers for Disease Control and Prevention americani. Le analisi dei campioni prelevati dal primo paziente con una forma grave della malattia hanno mostrato che il virus presenta mutazioni rispetto agli altri casi di infezioni da A/H5N1 registrate in altri Paesi. (leggo.it)
Matteo Bassetti sembra non avere dubbi: l’influenza aviaria è pronta al salto di specie. Una propagazione che spinge il primario di Malattie infettive a lanciare l’allerta sulla possibile trasmissibilità dell’A/H5N1 anche tra le persone già dal 2025. (Virgilio Notizie)
“Temo che il 2025 possa diventare l’anno dell’aviaria“. L'auspicio di Bassetti per il 2025 sulla sanità (Virgilio Notizie)
Il 2024 sarà l'anno con il maggior numero di casi da quando in qualche modo" il patogeno "è conosciuto e soprattutto sono casi che riguardano un Paese, gli Usa, veramente molto 'vicino'", super collegato a noi, "nel mondo occidentale. (Liberoquotidiano.it)