Il Primo Caso Grave di Influenza Aviaria negli Stati Uniti: Mutazioni e Implicazioni
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Un paziente residente in Louisiana è stato colpito da una grave malattia dopo essere stato infettato dall’Influenza Aviaria Altamente Patogena (HPAI), come comunicato dai Centri per il Controllo e la Prevenzione delle Malattie (CDC) degli Stati Uniti in una dichiarazione rilasciata giovedì. Questo caso rappresenta il primo episodio grave di influenza aviaria che ha colpito un essere umano negli Stati Uniti dall’inizio dell’epidemia. (Scienzenotizie.it)
Se ne è parlato anche su altri giornali
"Per il 2025, sul fronte malattie infettive dobbiamo guardare al problema aviaria. Il 2024 è finito nel modo peggiore, con casi umani anche impegnativi. L'infettivologo: "Il virus sta mutando e non è più lo stesso, l'Italia si attrezzi con vaccini e terapie" (Adnkronos)
I Centers for Disease Control and Prevention (Cdc) degli Stati Uniti hanno confermato che il virus che ha colpito l’uomo è del ceppo D1.1, associato a recenti casi di influenza aviaria registrati in Canada e nello Stato di Washington. (ilmessaggero.it)
Il 2024 ha segnato una “manovra di avvicinamento costante” del virus all’essere umano, e secondo l’infettivologo, il salto di specie definitivo potrebbe verificarsi già nel 2025. “La velocità di propagazione dell’aviaria è impressionante, dobbiamo prepararci”. (Tiscali Notizie)
Recentemente, un campione del virus trovato in un paziente in condizioni critiche negli Stati Uniti ha mostrato segni di mutazione per adattarsi meglio alle vie aeree umane, sebbene al momento non ci siano segnalazioni di diffusione oltre quell’individuo, come riportato dalle autorità sanitarie. (Scienzenotizie.it)
L’influenza aviaria altamente patogena (HPAI) sta mietendo vittime anche tra i grandi felini in cattività, con episodi di contagio in zoo di tutto il mondo che suscitano allarme tra i ricercatori. La trasmissione del virus da uccelli infetti a tigri, leoni e altre specie rare apre una nuova fase di preoccupazione sulla conservazione di animali già minacciati in natura (greenMe.it)
“Temo che il 2025 possa diventare l’anno dell’aviaria”. È l’allarme lanciato all’Adnkronos Salute da Matteo Bassetti, direttore Malattie infettive dell’ospedale policlinico San Martino di Genova. (Adnkronos) – (CremonaOggi)