La Consulta sull’autonomia differenziata, Pezzini: “La legge stravolta, 7 passaggi dichiarati incostituzionali”
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Roma. Ad oggi rimane una legge che ha mutato profondamente il suo aspetto iniziale e che ancora deve affrontare delle iniziative di contrasto. La Corte costituzionale ha parzialmente accolto il ricorso presentato dalle regioni Puglia, Toscana, Sardegna e Campania contro la Legge n.86 sull'autonomia differenziata delle regioni a statuto ordinario proposta dal senatore bergamasco Roberto Calderoli. Come scritto nella nota diffusa giovedì (14 novembre) l'organo di garanzia ha ritenuto "non fondata la questione di costituzionalità dell’intera legge", considerando tuttavia "illegittime specifiche disposizioni dello stesso testo legislativo". (BergamoNews.it)
Su altre fonti
Non che questo possa modificare le reazioni dell’opposizione che giubila, tripudia e ne ha certamente motivo perché molti dei suoi rilievi restano confermati dalla scelta della Consulta. (QUOTIDIANO NAZIONALE)
"La sentenza della Consulta sull'autonomia differenziata, letta così a spanne, è più che equilibrata, la condivido". Il ministro della Giustizia lancia un chiaro messaggio alla sinistra ricordando che "per dare una interpretazione tecnicamente corretta occorre leggere la motivazione che sarà articolata. (Liberoquotidiano.it)
Sulla decisione della Consulta a proposito della legge di riforma sull'Autonomia differenziata di Roberto Calderoli, Schlein ha spiegato che "dovremo aspettare la sentenza e le motivazioni per capire come inciderà sui quesiti referendari per i quali, con molte forze civili e politiche, sindacati e forze di opposizione, abbiamo raccolto più di 500mila firme. (La Repubblica)
Lo ha comunicato il partito tramite il suo canale X (LAPRESSE)
Il comunicato del 14 novembre della Corte costituzionale segna la chiusura di una vicenda nata anche, da alcuni anni, sulle pagine di Repubblica Napoli. In due articoli (25 e 27 gennaio scorsi), in particolare, proponevo che una o più Regioni avanzassero ricorso in via principale contro la legge per l’Autonomia differenziata (AD), in quei giorni approvata in prima lettura in Senato. (La Repubblica)
Chi ha fretta di arrivare a dama. Chi invece, dietro le quinte, spera nella frenata. (ilgazzettino.it)