«L’Autonomia va avanti», la Lega sfida la Consulta. Ma FdI e azzurri frenano
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Avanti subito con l’autonomia. O forse no, «c’è tempo fino a fine legislatura». All’indomani della tagliola della Corte Costituzionale nel centrodestra si propinano diverse ricette per rimettere in pista la riforma federalista promessa agli elettori. Chi ha fretta di arrivare a dama. Chi invece, dietro le quinte, spera nella frenata. Schiaccia sull’acceleratore la Lega per nulla decisa a rallentarne il percorso e riaprire un lungo iter parlamentare come sembra suggerire la Corte. (ilgazzettino.it)
Se ne è parlato anche su altri giornali
Sicuramente produrrà un avanzamento probabilmente di mesi o forse anche di anni verso una soluzione definitiva, magari referendaria". "La sentenza della Consulta sull'autonomia differenziata, letta così a spanne, è più che equilibrata, la condivido". (Liberoquotidiano.it)
Come scritto nella nota diffusa giovedì (14 novembre) l'organo di garanzia ha ritenuto "non fondata la questione di costituzionalità dell’intera legge", considerando tuttavia "illegittime specifiche disposizioni dello stesso testo legislativo". (BergamoNews.it)
"La Corte Costituzionale ha dato una sonora bocciatura dell'autonomia differenziata di Calderoli e Meloni. Dovremo aspettare le approfondite motivazioni". A dirlo è la segretaria del Pd, Elly Schlein, nel suo intervento alla presentazione del libro "La parola pace. (La Repubblica)
Il comunicato del 14 novembre della Corte costituzionale segna la chiusura di una vicenda nata anche, da alcuni anni, sulle pagine di Repubblica Napoli. Fino ad allora la sola ipotesi in campo era quella di un referendum abrogativo. (La Repubblica)
"Una sentenza che condivido e che dovrebbe eliminare la possibilità del referendum". Così il ministro della Giustizia, Carlo Nordio, all’indomani della parziale bocciatura da parte della Corte Costituzionale della legge sull’autonomia differenziata. (Adnkronos)
Non che questo possa modificare le reazioni dell’opposizione che giubila, tripudia e ne ha certamente motivo perché molti dei suoi rilievi restano confermati dalla scelta della Consulta. (QUOTIDIANO NAZIONALE)