Autonomia, FI: "Venerdì convocato osservatorio, vigiliamo con responsabilità"
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Lo ha comunicato il partito tramite il suo canale X Forza Italia fa sapere tramite il proprio canale X che è stata convocato un osservatorio del partito sull’applicazione dell’autonomia differenziata. “È stato convocato per venerdì 22 novembre, alle ore 18.30, l’osservatorio di FI sull’applicazione dell’autonomia differenziata. In tale sede si valuteranno le iniziative parlamentari da intraprendere a seguito della recente sentenza della Consulta. (LAPRESSE)
Se ne è parlato anche su altri media
Chi ha fretta di arrivare a dama. Chi invece, dietro le quinte, spera nella frenata. (ilgazzettino.it)
Come scritto nella nota diffusa giovedì (14 novembre) l'organo di garanzia ha ritenuto "non fondata la questione di costituzionalità dell’intera legge", considerando tuttavia "illegittime specifiche disposizioni dello stesso testo legislativo". (BergamoNews.it)
Il ministro della Giustizia lancia un chiaro messaggio alla sinistra ricordando che "per dare una interpretazione tecnicamente corretta occorre leggere la motivazione che sarà articolata. Sicuramente produrrà un avanzamento probabilmente di mesi o forse anche di anni verso una soluzione definitiva, magari referendaria". (Liberoquotidiano.it)
Non che questo possa modificare le reazioni dell’opposizione che giubila, tripudia e ne ha certamente motivo perché molti dei suoi rilievi restano confermati dalla scelta della Consulta. (QUOTIDIANO NAZIONALE)
Sulla decisione della Consulta a proposito della legge di riforma sull'Autonomia differenziata di Roberto Calderoli, Schlein ha spiegato che "dovremo aspettare la sentenza e le motivazioni per capire come inciderà sui quesiti referendari per i quali, con molte forze civili e politiche, sindacati e forze di opposizione, abbiamo raccolto più di 500mila firme. (La Repubblica)
Il comunicato del 14 novembre della Corte costituzionale segna la chiusura di una vicenda nata anche, da alcuni anni, sulle pagine di Repubblica Napoli. In due articoli (25 e 27 gennaio scorsi), in particolare, proponevo che una o più Regioni avanzassero ricorso in via principale contro la legge per l’Autonomia differenziata (AD), in quei giorni approvata in prima lettura in Senato. (La Repubblica)