Affitti brevi, da Venezia a Firenze dilaga la protesta contro le keybox. Santanché ai comitati: «Troviamo altre soluzioni»
Articolo Precedente
Articolo Successivo
Blitz in 5 città turistiche contro le cassette per il self check in: «Solo sgonfiando la bolla immobiliare i prezzi delle case torneranno a scendere» Da semplice oggetto per facilitare il check-in delle case vacanze, le keybox si sono trasformate in un vero e proprio simbolo della crisi abitativa, della mancanza degli alloggi e del fenomeno in costante crescita degli affitti brevi. Ed è proprio per protestare contro tutto ciò che la notte tra venerdì 27 e sabato 28 dicembre un gruppo di attivisti per il diritto alla casa è tornato a prendere di mira quelle cassettine poste all’esterno degli appartamenti dove vengono custodite le chiavi degli appartamenti per i turisti. (Open)
La notizia riportata su altri media
La riunione, convocata per discutere l’applicazione delle nuove normative sui controlli negli affitti brevi, ha visto emergere uno spiraglio di collaborazione per integrare soluzioni tecnologiche nei processi di identificazione degli ospiti. (idealista.it/news)
Ci risiamo. Il 2024 sarà ricordato come l’anno degli assalti alle keybox, quelle cassettine per le chiavi che molti gestori di appartamento utilizzano in modo da sveltire le operazioni di check-in quando affittano ai turisti (attenzione: sveltire non vuol dire zompare, ché un conto è la praticità e un altro è il rispetto della normativa anti-terrorismo su cui, peraltro, l’ultima circolare del Viminale è stata chiarissima). (Liberoquotidiano.it)
Ma le novità sono tante, ecco cambia dal nuovo anno. Da gennaio 2025 i titolari delle strutture senza il Codice identificativo nazionale, il Cin, rischiano sanzioni fino a 8mila euro e i loro appartamenti saranno messi al bando dalle piattaforme per le locazioni brevi, a partire da Booking e Airbnb. (leggo.it)
Un terzo Cin – oltre ai tradizionali due dei calici di spumante che tintineranno stasera allo scoccare della mezzanotte nelle case di tutti – segnerà l’avvio del 2025 che prevede una prima stretta sul mercato turistico delle locazioni brevi. (LA NAZIONE)
"Non solo i fiorentini, gli italiani in generale stanno soffrendo. Massimo Torelli, una vita nelle trincee pacate della sinistra, crede ora in una rivoluzione composta, non bellicosa, ma solida quello sì. (LA NAZIONE)
Il CIN è un codice univoco assegnato a ogni immobile destinato a locazioni brevi o finalità turistiche, comprese le strutture ricettive alberghiere ed extralberghiere. A partire dal 1° gennaio 2025, entra in vigore l’annunciato obbligo di dotarsi del Codice Identificativo Nazionale (CIN) per le locazioni brevi e le strutture ricettive in Italia. (Qualitytravel.it)