Le mosse del governo per fermare la scalata di UniCredit su Bpm
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Milano — Negli ultimi giorni tra Palazzo Chigi e il Mef la parola d’ordine sembra sia diventata fermare Orcel. A qualsiasi costo. E a questo scopo si stanno raccogliendo dati e pareri che possano servire a rendere il più stringenti possibile le prescrizioni che i poteri speciali del golden power riservano al governo. Non a caso la prenotifica inviata da Unicredit il 13 dicembre scorso è stata seguita da una richiesta di maggiore documentazione. (la Repubblica)
Ne parlano anche altri media
L’istituto tedesco sta per raccogliere i frutti della ristrutturazione e dovrebbe chiudere il 2024 con 2,4 miliardi di utili. (Milano Finanza)
Il numero uno di Unicredit, Andrea Orcel (in foto), è indubbiamente tra i protagonisti della finanza europea. (il Giornale)
Il 2025 si preannuncia come l'anno decisivo per il riassetto del settore bancario italiano, con BancoBpm al centro di una complessa partita che coinvolge UniCredit, Mps, Anima e Crédit Agricole. (MOW)
Trascorsi Natale e Capodanno nel silenzio sull'incerto risiko bancario, ora si dovrebbe poter cominciare a rilevare indicazioni sugli sviluppi dell'Ops di Unicredit sul Banco Bpm e su tutto ciò che ad essa è collegato, ivi compresa, naturalmente, la progettata operazione Commerzbank. (Milano Finanza)
Al gran bazar bancario 2025: in cui chiunque abbia attività da scambiare guiderà la danza delle fusioni per avvantaggiarsene. Gli altri staranno a guardare, o, peggio diventeranno loro stessi pedine di scambio. (la Repubblica)
Le operazioni straordinarie che vedono protagonisti UniCredit e Banco Bpm, così come le decisioni della corte suprema sulla presenza in Usa di TikTok sembrano lontane tra loro ma riannodano potere e libertà di espressione (Milano Finanza)