Giorgetti e Salvini non si agitino: il terzo polo bancario è sfumato (di E. Barucci)
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Il mondo bancario Europeo chiude il 2024 in subbuglio con Unicredit aggressiva su due fronti: una offerta pubblica di scambio nei confronti di Banco BPM e l’acquisto di una partecipazione pari al 28% (9.5% in forma diretta e il resto in strumenti derivati) della tedesca Commerz bank. Sia in Italia che in Germania il mondo della politica ha reagito facendo muro. All’indomani del lanci… (L'HuffPost)
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Da una parte Andrea Orcel, amministratore delegato di Unicredit, deciso a mettere le mani su Banco Bpm con un'Ops (Offerta pubblica di scambio) che scuote Piazza Affari. Dall’altra, Palazzo Chigi, con Giorgia Meloni che brandisce il golden power come una mazza ferrata per proteggere il “risparmio degli italiani” e, diciamolo, un po’ anche per difendere l’orgoglio nazionale. (MOW)
Con questi risultati di bilancio, comunque finirà, per Unicredit la scalata si rivelerà un successo (Milano Finanza)
Ignorando le consuete polemiche su come sono state gestite le vendite di Monte Paschi di Siena e altre questioni, si sono delineate due principali correnti di pensiero. (ComplianceJournal.it)
Trascorsi Natale e Capodanno nel silenzio sull'incerto risiko bancario, ora si dovrebbe poter cominciare a rilevare indicazioni sugli sviluppi dell'Ops di Unicredit sul Banco Bpm e su tutto ciò che ad essa è collegato, ivi compresa, naturalmente, la progettata operazione Commerzbank. (Milano Finanza)
Il 2025 si preannuncia come l'anno decisivo per il riassetto del settore bancario italiano, con BancoBpm al centro di una complessa partita che coinvolge UniCredit, Mps, Anima e Crédit Agricole. (MOW)
Mentre l’eco dei brindisi di Capodanno svanisce, il risiko bancario italiano si risveglia dal torpore festivo. Come scrive Angelo De Mattia su Milano Finanza, durante le vacanze “era stato previsto nelle cronache che, nelle vacanze di Natale, vi sarebbe stato un confronto in Francia tra l’ad di UniCredit e i vertici di Crédit Agricole, soggetto fondamentale per la tentata aggregazione o, all’opposto, per il suo fallimento”. (MOW)