Colapesce e Dimartino si separano: "Ora ci serve una pausa"

Colapesce e Dimartino si separano: Ora ci serve una pausa
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L'annuncio è di quelli importanti. Colapesce e Dimartino si separano . A svelarlo - in una lunga intervista a Vanity Fair - è Lorenzo Urciullo che, parlando di Iddu-L'ultimo padrino, film per il quale il cantautore siciliano ha firmato la colonna sonora dando così il via al proprio progetto da solista, ha rivelato che il duo siciliano prende strade diverse dopo una collaborazione durata 4 anni. Una decisione consensuale, "Ora ci serve una pausa, fosse anche per capire come mettere mano alle canzoni che verranno. (Gazzetta del Sud)

Ne parlano anche altri media

Negli ultimi giorni, il panorama musicale italiano è stato scosso da voci insistenti sulla separazione definitiva del duo Colapesce Dimartino. (ilmessaggero.it)

Da oggi è disponibile su tutte le piattaforme "La Malvagità" (Numero Uno/Sony Music), il secondo estratto da "IDDU - Sicilian Letters" (Numero Uno/Sony Music), la prima colonna sonora, dell'omonimo film, scritta da Colapesce che ha composto le musiche originali del film "IDDU" - presentato alla Mostra del Cinema di Venezia 2024 dove ha conquistato il premio Soundtrack Star Award 2024, come miglior colonna sonora - scritto e diretto da Fabio Grassadonia e Antonio Piazza con protagonisti Elio Germano e Toni Servillo. (Tiscali)

È forse questo alla base della "separazione" (o forse meglio dire "pausa") tra Colapesce e Dimartino. La loro è una storia di profonda amicizia e stima artistica; la loro musica nasce dalla sincerità reciproca di voler raccontare qualcosa e non dall'esigenza di fare canzoni che conquistino il pubblico. (R101)

Colapesce e Dimartino si separano, “Ci serviva una pausa, vogliamo tornare a vivere”

Un decisione presa insieme dai due artisti (l'altro componente dell'ormai ex duo è Antonio Di Martino) dopo 4 anni di musica insieme. Per Colapesce Dimartino è arrivato il momento della separazione. A dare la notizia è stato Colapesce, ovvero Lorenzo Urciullo, nel corso di un’intervista con Vanity Fair (Radio Monte Carlo)

«Lo sguardo poetico che ha, su un tema, la mafia, spesso invece mitizzato, reso figo. Non in film come Il Padrino, dove la narrazione è palesemente cinematografica, falsa; quanto in prodotti nuovi, dove di solito l'immagine del malavitoso, del mafioso, è positiva». (Vanity Fair Italia)

L'annuncio (BlogSicilia.it)