Incidente mortale nel porto di Pra’, le immagini delle ralle coinvolte nello schianto

Incidente mortale nel porto di Pra’, le immagini delle ralle coinvolte nello schianto
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Genova. Tragedia sul lavoro questa notte al porto di Pra’. Un uomo di 52 anni, Giovanni Battista Macciò, conosciuto anche come Francesco, è morto nella notte tra il 17 e il 18 dicembre travolto da una ralla, ossia il trattore che traina i semirimorchi in porto. Ferito anche il collega che era dietro di lui alla guida di un’altra ralla: è stato trasferito al San Martino di Genova con un trauma cranico (Genova24.it)

La notizia riportata su altri media

Subito dopo l’ennesimo incidente dell’annus horribilis delle morti sul lavoro, è stato proclamato uno sciopero immediato di 24 ore. È morto questa mattina mentre svolgeva il proprio lavoro, travolto da una ralla nel porto di Genova Prà. (L'INDIPENDENTE)

E mentre in Liguria monta la protesta, con lo sciopero di 24 ore già proclamato e la chiusura del porto per lutto, in Sardegna i sindacati evidenziano la necessità di investire sulla sicurezza. Il primo episodio è avvenuto intorno alle tre del mattino del terminal Psa dell'infrastruttura di Genova Prà. (il Giornale)

Nell'incidente è rimasto ferito anche un altro operaio. Un operaio di 52 anni è stato travolto da una ralla nel porto di Genova Prà ed è morto attorno alle 4 di questa mattina. (il Giornale)

Genova, l’ira dei lavoratori portuali: “Dovrebbe protestare una città intera”

Un lavoratore portuale ha perso la vita e un altro è rimasto ferito nell’ambito di un incidente avvenuto questa notte al terminal Psa Pra’ di Genova. (shippingitaly.it)

Il varco è tornato in funzione alle 6 in punto, come da programma, ma già dalle 4 del mattino decine di camion si sono posizionati all'ingresso, incolonnandosi in lungomare Canepa e sul nodo di San Benigno. (Primocanale)

Al presidio che dalle prime ore dell'alba … "Può essere verificata la dinamica che volete, ma la sostanza non cambia: c'è l'ennesimo compagno di lavoro che non torna a casa, e a protestare non dovrebbero esserci 200 lavoratori ma una città intera". (La Repubblica)