Zelensky a Bruxelles per il vertice Nato. “Non abbiamo le forze per recuperare Crimea e Donbass”
Articolo Precedente
Articolo Successivo
Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky è arrivato a Bruxelles "per importanti negoziati con i partner europei". Lo scrive lui stesso in un post su X, nel quale ribadisce la necessità che l'Europa abbia "una posizione forte e unita per assicurare una pace duratura". "Ogni questione fondamentale che ha un impatto sull'Europa, e porre fine alla guerra della Russia contro l'Ucraina è senza dubbio una di queste, richiede un lavoro coordinato ed efficace da parte delle nazioni europee", insiste Zelensky. (la Repubblica)
Se ne è parlato anche su altri giornali
L’Ucraina non ha le forze sufficienti per riconquistare militarmente il Donbass e la Crimea. Di conseguenza, punta a riconquistarli tramite la diplomazia. A dirlo è il presidente ucraino Volodymyr Zelensky in un’intervista a Le Parisien. (Open)
Questi i temi al centro dell’intervista al direttore di Analisi Difesa a TGCOM24 MEDIASET nel pomeriggio del 18 dicembre. Gaiani: “L’escalation con la Russia ostacola Trump ma non salva il fronte ucraino in Donbass” (Analisi Difesa)
Prima un incontro a due con il segretario generale della Nato, Mark Rutte, poi la cena con i leader dei principali paesi europei tra cui Giorgia Meloni, e giovedì l'intervento al Consiglio europeo con tutti i 27 capi di Stato e di governo. (La Stampa)
Lo ha detto il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, nel corso di un punto stampa con il segretario generale della Nato, Mark Rutte, a Bruxelles. (QUOTIDIANO NAZIONALE)
Ma soprattutto, spiegavano ieri fonti Ue, l’obiettivo della cena in un «formato europeo della Nato» era cercare di spingere Zelensky a valutare la possibilità di accettare posizioni di compromesso da mettere sul tavolo di un’eventuale trattativa con Mosca. (Corriere della Sera)
«Posso dirvi che gli Stati Uniti non ne erano a conoscenza in anticipo e non sono coinvolti», ha detto il portavoce del Dipartimento di Stato Matthew Miller sull'uccisione di Igor Kirillov, capo della divisione di armi chimiche dell'esercito russo. (Corriere della Sera)