Polemica Più Libri Più Liberi 2024: cosa succede e perché si parla di Caffo
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La fiera romana Più libri più liberi è uno dei principali eventi dedicati all’editoria indipendente in Italia, che ogni anno si svolge nella prima settimana di dicembre e raccogliere case editrici e personalità dal mondo dell’editoria, e non solo. Quest’anno però la kermesse letteraria è finita al centro di una controversia che ha acceso il dibattito pubblico, vista anche la vicinanza tematica (e temporale) con la Giornata internazionale contro la violenza sulle donne. (Ability Channel)
Ne parlano anche altre testate
Polemiche, boicottaggi e una retromarcia che non funziona: Più libri più liberi, la fiera dell’editoria in programma dal 4 all’8 dicembre a Roma, continua ad essere al centro di furiose polemiche a causa dell’invito a tenere una lectio magistralis a Leonardo Caffo, imputato per un caso di violenza domestica, proprio nell’edizione dedicata alla memoria, tra gli altri, di Giulia Cecchettin. (il manifesto)
Più libri Più liberi di sparare fesserie, e persino di impallinare i compagni e le compagne: sono bastate poche ore, agli intellettuali nostrani, per passare dall’amichettismo al nemichettismo, a ridosso e in seno alla Fiera della piccola e media editoria in programma dal 4 all’8 dicembre a Roma. (Il Fatto Quotidiano)
A riferirlo è lo stesso artista in una serie di note pubblicate sulle storie Instagram nelle quali contestualizza e spiega la sua decisione. Il noto fumettista, all’anagrafe Michele Rech, sarà presente allo stand del suo editore Bao Publishing ma non parteciperà agli eventi. (Virgilio Notizie)
A Più libri più liberi, la seconda fiera del libro italiana, va in scena tutta l’ipocrisia dell’intellighenzia e di una certa cultura a senso unico. (il Giornale)
Zerocalcare rinuncia a Più libri più liberi: “Inopportuno invitare un uomo accusato di violenza” Il fumettista non parteciperà all'incontro con Chiara Valerio, in polemica con la presenza di Leonardo Caffo. (Dire)
Ed è qui che si vede tutta l'ipocrisia della sinistra C'è una sola parola per descrivere quello che sta accadendo a Più Libri Più Liberi di Roma: ipocrisia. (il Giornale)