L’Italia secondo Mattarella: servono regole, rispetto, occhi sulla realtà e una sana idea di patriottismo
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La verità su questo Paese. Che non è il racconto trionfalistico fatto ogni giorno da premier e maggioranza. E neppure quello catastrofistico di una parte delle opposizioni. Con la misura e l’autorevolezza di sempre, Sergio Mattarella al suo decimo discorso di fine anno sembra lasciare il ruolo dell’arbitro per assumere quello del Maestro che parla con severità, lucidità e tanta pazienza ad una “classe” di discepoli per lo più indisciplinati, confusi, disorientati, divisi, irosi, cinici dove quei tanti ancora con le idee chiare fanno fatica a farsi sentire e ad indicare la strada. (Tiscali Notizie)
Su altri media
Dall'intimo rosso italiano al «salto del nuovo anno» in Danimarca, ecco come portare fortuna e prosperità nel nuovo anno.Il Capodanno è una celebrazione universale che segna il passaggio verso un nuovo inizio, carico di speranze, desideri e simbolismi. (La Verità)
Roma, 31 dic. "Siamo stati drammaticamente coinvolti nell'orrore per l'inaccettabile sorte di Giulia Cecchettin e, come lei, di tante altre donne uccise dalla barbarie di uomini che non rispettano la libertà e la dignità femminile e, in realtà, non rispettano neppure sé stessi. (il Dolomiti)
I numeri parlano di 10 milioni 725 mila 454 telespettatori, 100.000 più dell’anno... (Style - Moda Uomo del Corriere della Sera)
Mattarella, nel messaggio di fine anno, apre in anticipo le celebrazioni degli 80 anni dalla Liberazione. I Graffi di Damato Gli auguri liberatori di Mattarella (Start Magazine)
Con queste parole il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, si è rivolto agli italiani nel messaggio di fine anno. Quasi un'esortazione a darsi da fare in prima persona in un momento storico che ci vede sottoposti "a un'allarmante forza centrifuga capace di dividere, di allontanare, di radicalizzare le contrapposizioni". (il Dolomiti)
«Patriottismo - ha affermato il presidente - è quello dei medici dei pronto soccorso», ma anche degli insegnanti, «di chi fa impresa con responsabilità», degli studenti, degli anziani e dei volontari. (Corriere TV)