Violenze di Capodanno a Milano, al via inchiesta
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Violenze di Capodanno a Milano, al via inchiesta A Milano la Procura ha annunciato l’apertura di una inchiesta su presunte aggressioni e molestie sessuali che una studentessa di Liegi avrebbe subito con cinque amici, la notte di Capodanno in Piazza Duomo. Servizio di Barbara Masulli Questo contenuto non è disponibile per via delle tue preferenze sui cookie (TV2000)
Ne parlano anche altre fonti
Pubblicità I due erano stati accusati di insulti contro l’Italia e la polizia durante i disordini di San Silvestro. Il Ministero dell’Interno ha confermato l’espulsione, sottolineando l’impegno nella lotta contro l’immigrazione irregolare e la delinquenza. (la VOCE del TRENTINO)
E il provvedimento arriva anche dopo l'apertura di un'inchiesta da parte della procura su quanto accaduto la notte di San Silvestro sul sagrato del Duomo. (Liberoquotidiano.it)
Dopo gli insulti all’Italia e alle forze dell’ordine da parte di una decina di cittadini stranieri o di seconda generazione, l’episodio delle presunte violenze a un gruppo di giovani belgi, quattro ragazze e due ragazzi. (La Repubblica)
Uno dei due, che aveva precedenti penali, ha partecipato ai disordini danneggiando alcune statue e offendendo le forze dell'ordine, l'altro era irregolare in Italia. Con un volo speciale del Viminale ieri sono stati rimpatriati, insieme ad altri immigrati irregolari, i due tunisini che erano stati fermati la notte di Capodanno in piazza Duomo a Milano e poi portati al Cpr di via Corelli. (il Giornale)
La Procura di Milano ha aperto un fascicolo per violenza sessuale di gruppo contro ignoti per le molestie sessuali che una 20enne di Liegi ha denunciato di aver subito durante la notte di Capodanno in piazza Duomo a Milano. (MilanoToday.it)
Nella sera del 7 gennaio, con un volo speciale del Viminale, sono stati rimpatriati due immigrati tunisini fermati durante i disordini avvenuti la notte di Capodanno in piazza Duomo a Milano. Uno dei due, con precedenti penali, aveva partecipato ai disordini, danneggiando statue e insultando le forze dell’ordine. (Il Giornale d'Italia)