Allarme usura, aumentano in Molise le imprese finite nella black list della centrale dei rischi

Allarme usura, aumentano in Molise le imprese finite nella black list della centrale dei rischi
Articolo Precedente

precedente
Articolo Successivo

successivo
Per saperne di più:
isnews.it ECONOMIA

Aumenta il numero delle aziende scivolate nell’area dell’insolvenza. Lo studio della Cgia di Mestre. I dati più preoccupanti riguardano la provincia di Isernia CAMPOBASSO/ISERNIA. Cresce il numero delle imprese molisane che si trovano a rischio usura. Si tratta prevalentemente di artigiani, esercenti, commercianti o piccoli imprenditori che sono ‘scivolati’ nell’area dell’insolvenza e, conseguentemente, sono stati segnalati dagli intermediari finanziari alla Centrale dei Rischi della Banca d’Italia. (isnews.it)

Se ne è parlato anche su altri giornali

Leggi tutta la notizia (Virgilio)

Si tratta prevalentemente di artigiani, esercenti, commercianti o piccoli imprenditori che sono "scivolati" nell'area dell'insolvenza e di conseguenza segnalati dagli intermediari finanziari alla Centrale dei Rischi della Banca d'Italia, il che preclude a queste attività di accedere a un nuovo prestito. (AbruzzoLive.tv)

Una “schedatura” che preclude a queste attività di accedere a un nuovo prestito. Si tratta prevalentemente di artigiani, esercenti, commercianti o piccoli imprenditori che sono “scivolati” nell’area dell’insolvenza e, conseguentemente, sono stati segnalati dagli intermediari finanziari alla centrale dei rischi della Banca d’Italia. (LA NAZIONE)

E Cgia calcolò: attenzione al rischio usura in Ciociaria

I dati resi noti dalla Cgia di Mestre indicano che sono 118mila le aziende in Italia a rischio usura, in crescita di 2.600 unità... Leggi tutta la notizia (Virgilio)

Dopo anni in discesa, il dato delle imprese italiane a rischio usura torna a crescere e toccano quota 118mila. L’aumento, rispetto al 2023, è di oltre 2.600 unità. (business24tv.it)

Colpa del Covid, colpa della crisi. Colpa degli imprevisti arrivati all’improvviso. Soprattutto colpa di chi non accetta la sconfitta, che negli Usa invece fa parte dell’impresa e non è un dramma ma una linea dei totali e da lì il giorno dopo si riparte. (AlessioPorcu.it)