Usura: in Trentino 693 imprese a rischio

Usura: in Trentino 693 imprese a rischio
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Condividi questo articolo Pubblicità In Italia, quasi 118.000 imprese sono a rischio usura, con un incremento di oltre 2.600 unità rispetto all’anno precedente. Si tratta principalmente di artigiani, commercianti e piccoli imprenditori segnalati alla Centrale dei Rischi della Banca d’Italia per insolvenza, condizione che preclude l’accesso a nuovi prestiti. L’allarme è stato lanciato dalla CGIA. In Trentino ci sono 693 imprese in sofferenza (+10 rispetto al 2023), cioè che risultano insolventi oppure con una cattiva gestione. (la VOCE del TRENTINO)

Se ne è parlato anche su altre testate

Colpa del Covid, colpa della crisi. Colpa degli imprevisti arrivati all’improvviso. Soprattutto colpa di chi non accetta la sconfitta, che negli Usa invece fa parte dell’impresa e non è un dramma ma una linea dei totali e da lì il giorno dopo si riparte. (AlessioPorcu.it)

Si tratta prevalentemente di artigiani, esercenti, commercianti o piccoli imprenditori. Il dato emerge dal report della Cgia di Mestre. (Piazza Rossetti)

Per la maggior parte si tratta di imprese artigiane, commercianti o piccoli imprenditori finiti nell’area dell’insolvenza e segnalati alla centrale dei rischi della Banca d’Italia. /11/2024 MESTRE – Aziende a rischio usura in Veneto: cresce il numero di piccole e medie imprese segnalate alla centrale dei rischi della Banca d’Italia. (ANTENNA TRE)

Cgia: 118mila imprese si trovano a rischio usura

Usura, preoccupano i dati che evidenziano l'impennata di casi a rischio riguardanti artigiani, esercenti, commercianti e imprenditori che nell'ultimo anno sono “scivolati” nell’area dell’insolvenza e, conseguentemente, sono stato segnalati alla Centrale dei rischi di Bankitalia: Venezia +9,6%, Treviso (+5,4), Rovigo e Belluno (+5). (ilgazzettino.it)

Si tratta prevalentemente di artigiani, esercenti, commercianti o piccoli imprenditori che sono "scivolati" nell'area dell'insolvenza e di conseguenza segnalati dagli intermediari finanziari alla Centrale dei Rischi della Banca d'Italia, il che preclude a queste attività di accedere a un nuovo prestito. (AbruzzoLive.tv)

Dopo anni in cui erano in calo, rispetto a un anno fa il numero complessivo di queste realtà è cresciuto di oltre 2.600 ... Roma, 16 nov. (Gazzetta Matin)