Netanyahu e Biden smentiti dal governo libanese: “Prima di essere ucciso, Nasrallah aveva accettato il cessate il fuoco”

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LA NOTIZIA ESTERI

C’è da chiedersi se la guerra tra Israele e Hezbollah fosse davvero necessaria per garantire la sicurezza al confine nord dello Stato ebraico. Il dubbio è legittimo, considerando che le ultime indiscrezioni provenienti dal governo libanese — a cui Israele non ha replicato — mettono in discussione le dichiarazioni del primo ministro Benjamin Netanyahu. Quest’ultimo ha ribadito, quasi fosse un disco rotto, che “Hezbollah non vuole la pace” e che l’offensiva su Beirut e dintorni era necessaria “per garantire la sicurezza di Israele e permettere il ritorno dei cittadini sfollati dalle aree di confine”. (LA NOTIZIA)

Su altre fonti

Lo ha annunciato il premier israeliano Benyamin Netanyahu in un messaggio ai libanesi. In precedenza il ministro della Difesa Yoav Gallant aveva dichiarato che il successore del leader di Hezbollah, Hashem Safieddine, era stato probabilmente ucciso nell’attacco della scorsa settimana a Beirut (Giornale di Sicilia)

Reuters (Avvenire)

Ospite della prima puntata delle nuova stagione di Mesopotamia è Eliana Riva, giornalista e caporedattrice di Pagine Esteri, esperta di storia dei paesi islamici. Con lei abbiamo affrontato due temi: nella prima parte dell’intervista abbiamo parlato della situazione in Libano, prima e durante l’aggressione militare israeliana in corso, con attenzione particolare al ruolo e alla storia dell’organizzazione sciita Hezbollah e del suo leader Hassan Nasrallah, ucciso venerdì 27 settembre in un raid israeliano su Beirut; nella seconda parte abbiamo cercato di andare un po’ più in profondità dell’ideologia, legata al progetto sionista della “ Israele”, che sostiene e ha sempre sostenuto gli attacchi e le invasioni israeliane in Medio oriente. (Radio Onda d'Urto)

«Poco prima del raid Nasrallah aveva detto sì alla tregua»

"Avete l'opportunita' di salvare il Libano prima che cada nell'abisso di una lunga guerra che portera' alla distruzione e alla sofferenza, come vediamo a Gaza. Non deve essere cosi'". E' un passaggio del discorso del premier israeliano Benyamin Netanyahu al popolo libanese (Il Mattino di Padova)

Washington in ogni caso sta dalla parte di Israele e della sua intenzione di attuare una pesante rappresaglia per i lanci di missili da parte di Teheran a inizio ottobre. Il premier Netanyahu, riferivano i media israeliani, infastidito dai rapporti privilegiati che il suo ministro mantiene con l’Amministrazione Biden, ha congelato temporaneamente il viaggio legato all’attacco che Israele intende lanciare all’Iran. (il manifesto)

Il ribilanciamento di forze che necessariamente sta avvenendo nell’area ha un effetto all’interno del paese e sul resto delle formazioni politiche presenti, per il momento in maniera ancora pacifica. (il manifesto)