Venezia, chiude il Fondaco dei Tedeschi: per il polo del lusso un rosso di 100 milioni e 200 licenziamenti in arrivo
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Cede il passo miseramente di fronte alla crisi del commercio di lusso uno dei palazzi più famosi di Venezia, il Fondaco dei Tedeschi, a pochi passi dal ponte di Rialto. Ad anticiparle la notizia era stato nel primo pomeriggio l'assessore al turismo della città Simone Venturini quando ancora la voce che girava insistente nella città lagunare non era che un chiacchiericcio di calle. «Una scelta che, se confermata - aveva commentato - avrà un impatto drammatico per più di 200 persone del nostro territorio e per le loro famiglie». (La Stampa)
Ne parlano anche altre fonti
Il Fondaco dei Tedeschi a Venezia chiude. Il famoso centro commerciale di lusso all’interno di uno dei palazzi più famosi di Venezia, il Fontego dei Tedeschi, a pochi passi dal ponte di Rialto, abbassa le serrande delle attività e prepara le lettere di licenziamento per 226 lavoratori. (Oggi Treviso)
Da Hong Kong, il gruppo Dfs del gigante del lusso Lvmh fa sapere di aver deciso di chiudere le attività commerciali di lusso del Fondaco dei Tedeschi, a Venezia, e di non rinnovare il contratto di affitto dello stabile vicino a Rialto che scadrà a settembre 2025. (Il Fatto Quotidiano)
Partite le lettere di licenziamento per gli addetti della maxi struttura veneziana, ristrutturata da Rem Koolhaas. La decisione è stata motivata dalla proprietà a seguito di: «Una situazione e prospettive economiche molto critiche a livello globale» (Milano Finanza)
Una doccia gelata la lettera che Dfs Italia ha inviato a Regione, ispettorato del lavoro e sindacati per comunicare che dopo... 'Oggetto: licenziamento collettivo per riduzione del personale'. (Virgilio)
Colpa delle crisi del settore, che ha indotto a una profonda ristrutturazione dell’impegno in Italia del gruppo Dfs. Così 226 dipendenti rischiano il licenziamento entro il primo semestre del 2025, visto che il contratto d’affitto – ora disdettato – scadrà a settembre del prossimo anno, mentre boutiques e negozi rimarranno aperti solo per una parte del primo semestre. (Il Fatto Quotidiano)
Poi la mazzata finale, nel… La situazione è migliorata, ma di poco, nel 2022, quando sono stati persi oltre 24 milioni, a cui vanno aggiunti altri sei milioni nel 2023. (La Nuova Venezia)