Giustizia, Nordio: "Bavaglio alla stampa? Termine improprio"
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"Se non passa referendum su separazione carriere conseguenze sul governo? Se non dovesse essere approvato dal popolo italiano un argomento cosi' importante farebbe riflettere. Non vuole essere un referendum contro la magistratura, ma condotto con pacatezza per capire se vogliamo onorare la memoria di Vassalli o il codice penale di Mussolini. Legge bavaglio? Non e' un'espressione che condivido. Esiste la necessita' di contemperare la presunzione di innocenza per cui siamo stati condannati varie volte dall'Europa, diritto all'informazione e alla segretezza delle indagini. (Tiscali Notizie)
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Pubblichiamo l’intervento tenuto da Bruti Liberati al Convegno annuale dell’Associazione degli Studiosi del Processo Penale Cinquantacinque anni fa 12 dicembre 1969 poco dopo le 16.30 la strage di Piazza Fontana. (La Stampa)
È questo quello che si vuole?». Ad Atreju la platea si infiamma sul faccia a faccia sulla giustizia tra il segretario dell’Associazione nazionale magistrati Giuseppe Santalucia e il Guardasigilli Carlo Nordio sulla riforma costituzionale che è «talmente cruciale e delicata che auspico sia sottoposta a referendum (Corriere della Sera)
di Redazione Durante il dibattito ‘La via italiana per una giustizia giusta, più efficiente e più efficace’, il Guardasigilli si è confrontato con Giuseppe Santalucia, presidente dell’Associazione nazionale magistrati, Mario Esposito, professore di diritto costituzionale dell’università del Salento, il magistrato Valerio De Gioia, il direttore de “Il Giornale” Alessandro Sallusti. (gnewsonline.it)
"Conseguenze per il governo se il referendum non passasse? Chiaramente un argomento così importante farebbe riflettere se non fosse approvato dal popolo italiano", lo ha detto il ministro della Giustizia Carlo Nordio, a margine del suo intervento dal palco di Atreju. (Il Sole 24 ORE)
La Sala Cristoforo Colombo ad Atreju era stracolma durante il panel “Separazione delle carriere: una riforma che l’Italia attende da trent’anni. Anche in questo caso il dibattito è stato accesissimo e ha visto sfidarsi il ministro della Giustizia, Carlo Nordio, il presidente dell’Anm, Giuseppe Santalucia, il direttore del Giornale, Alessandro Sallusti, il presidente della commissione Affari costituzionali, Alberto Balboni, il professore di diritto costituzionale, Mario Esposito, e il magistrato Valerio De Gioia. (La Voce del Patriota)
La sfiducia nei confronti della magistratura “si fonda sulla percezione di una mancata imparzialità, in un certo senso anche di politicizzazione o ideologizzazione”, ha affermato il ministro. “La sfiducia nella giustizia riposa nella sedimentazione di decenni di trattamento ancillare della giustizia, verso cui sono sempre state stanziate risorse insufficienti”. (Agenda Politica)