Il Fatto di Domani del 16 Novembre 2024
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ELEZIONI REGIONALI, IL CENTROSINISTRA ALL’ASSALTO DI TESEI PER RIPRENDERSI IL FORTINO UMBRO. EMILIA ROMAGNA, SOLO L’ASTENSIONE PREOCCUPA IL DEM DE PASCALE. Dopo la vittoria del centrodestra in Liguria, sul filo, si riaprono le urne regionali in Umbria ed Emilia Romagna. Seggi aperti dalle 7 alle 23 di domenica e dalle 7 alle 15 di lunedì. Due elezioni di peso con possibili contraccolpi anche a livello nazionale. (Il Fatto Quotidiano)
Su altre fonti
PUBBLICITÀ Per le elezioni regionali in Umbria e in Emilia-Romagna si voterà domenica 17 e lunedì 18 novembre 2024. (Euronews Italiano)
PERUGIA – Sono 701.367 gli elettori umbri chiamati alle urne domani e lunedì dalle 7:00 alle 23:00 (domani) e dalle 7:00 alle 15:00 di lunedì, per eleggere il presidente della Giunta regionale e i 20 consiglieri che formeranno l’Assemblea legislativa dell’Umbria. (LA NAZIONE)
Una sfida che ha visto coinvolti negli ultimi giorni tutti i leader nazionali, con comizi unitari (solo a destra) e iniziative non sempre unitarie tra le province coinvolte dal voto. Le elezioni regionali in Emilia-Romagna e Umbria di domenica 17 e lunedì 18 novembre saranno una sfida di fatto a due, in entrambi i casi: centrodestra contro centrosinistra, forze di governo contro campo largo o progressista che dir si voglia. (LA NOTIZIA)
Certo, il centrodestra ha vinto anche nei Comuni toscani e in quelli emiliani e romagnoli, espugnando amministrazioni da sempre di sinistra, ma non è mai arrivato a prendersi la guida di Firenze o – e stavolta la sfida è questa, ma i sondaggi certificano un solido vantaggio per Michele de Pascale – la presidenza della regione Emilia Romagna (Agenzia askanews)
Alle regionali umbre non è permesso il voto disgiunto: si può scegliere solo una lista tra quelle collegate al candidato governatore (oppure si può non indicare alcuna lista e votare solo per il candidato presidente). (Corriere Roma)
Le sfide si intrecciano in uno scenario che vede la premier Giorgia Meloni guidare il centrodestra nell'impegno a consolidare posizioni strategiche, mentre il centrosinistra tenta il rilancio del "campo largo" con segnali di unità tra Pd, Movimento 5 stelle e forze liberali di centro. (Today.it)