Steve Bannon: “Basta sondi a Kiev, li metta l’Europa”

Steve Bannon: “Basta sondi a Kiev, li metta l’Europa”
Articolo Precedente

precedente
Articolo Successivo

successivo
La Stampa ESTERI

«Noi del movimento Maga siamo irremovibili, vogliamo tagliare al 100% i fondi per l'Ucraina alla Camera». Lo ha detto Steve Bannon, ex stratega della presidenza di Donald Trump, in un'intervista al Corriere della Sera. E l'Europa, se crede nel sostegno a Kiev, «dovrebbe essere pronta a mettere i soldi». E sulla posizione dell'Italia nei confronti di Kiev ha affermato: «Molti, nel movimento qui, pensano che Meloni si è quasi trasformata in una Nikki Haley (La Stampa)

Ne parlano anche altre fonti

È Veterans Day, festa nazionale. Steve Bannon ci ha dato appuntamento alle 11 dell’11/11, l’ora e il giorno dell’armistizio che sancì la fine della Prima guerra mondiale. (Corriere della Sera)

ROMA – Uno degli effetti collaterali della rielezione di Donald Trump alla Casa Bianca è il ritorno di Steve Bannon. Steve Bannon: “Meloni aveva scommesso che Trump non sarebbe tornato, ha perso” (Dire)

Condividi questo articolo Steve Bannon, ex stratega di Donald Trump, ha dichiarato in un’intervista al Corriere della Sera che gli Stati Uniti non intendono più finanziare l’assistenza all’Ucraina e che spetta all’Europa farsi carico di Kiev (la VOCE del TRENTINO)

“Ciao Europa, ti lasciamo l’Ucraina e ti mettiamo pure i dazi”

Lo ha detto in una intervista al Corriere della Sera Steve Bannon, ex stratega della vittoria di Trump nel 2016 che guida il braccio mediatico del movimento Make America Great Again (Maga). La premier Giorgia Meloni? Può essere un ponte tra America e Europa ''se resta fedele alle sue convinzioni fondamentali, sì''. (Adnkronos)

Uno molto potente, che in molti in Italia hanno corteggiato... La notizia di oggi che mi ha fatto rabbrividire è una intervista a Steve Bannon, definito qui in Italia come 'lo stratega di Trump'. (Virgilio)

A sentire Steve Bannon – ex stratega di Donald Trump nella vittoriosa campagna elettorale del 2016 e finito poi in prigione per aver rifiutato di testimoniare contro di lui nel processo per l’assalto al Congresso, intervistato oggi da Il Corriere della Sera – l’Ucraina sarà ben presto mollata al suo destino. (Contropiano)