Jolani: “Nessuna amnistia per i torturatori del regime”. Attacco terroristico a Gerusalemme, grave un bambino
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Un ragazzo di 12 anni è rimasto gravemente ferito in una sparatoria contro un autobus nei pressi del Tunnel Checkpoint di Gerusalemme. L'IDF ha confermato l'incidente come un attacco terroristico. Sul fronte siriano, prosegue a ritmi serrati la transizione politica. Dopo l'amnistia a tutti i militari governativi, Jolani ha assicurato che “i torturatori” del regime degli Assad, durato 54 anni, non saranno perdonati e che per loro non ci può essere nessuna amnistia. (La Stampa)
La notizia riportata su altri media
Trasportato in condizioni critiche all'Hadassah Hospital, i medici ne hanno dichiarato il decesso nelle prime ore di oggi, giovedì 12 dicembre. Insieme a lui sono rimaste ferite altre tre persone, ma è stato il ragazzino a riportare le conseguenze più gravi. (Today.it)
Resta ancora alta la tensione in Medio Oriente: nella notte, a sud di Gerusalemme, un attacco terroristico che ha preso di mira un autobus ha ucciso un 12enne e ferito diverse persone. In Libano, però, Israele sta iniziando a ritirare le truppe dal sud del Paese in seguito all’accordo di cessate il fuoco con Hezbollah. (LAPRESSE)
Il leader dei ribelli siriani si rivolge alla comunità internazionale affermando che il mondo “non ha nulla da temere” dopo la svolta nel potere a Damasco. (la Repubblica)
Gli agenti hanno immediatamente arrestato il conducente, un arabo-israeliano sui vent'anni, residente a Zemar Shasharon. Un automobilista si è scagliato con il suo mezzo contro un pedone, un ragazzo di 21 anni, a Bnei Brak, vicino Tel Aviv cercando poi di fuggire: la polizia ha dichiarato che si tratta di un attacco terroristico. (Sky Tg24 )
Netanyahu per la prima volta alla sbarra nel processo per corruzione (Il Sole 24 ORE)
Le forze armate di Tel Aviv avevano subito una disfatta senza precedenti, l’intelligence del Mossad aveva una reputazione a pezzi. Israele sembrava in ginocchio: oltre allo choc umano per l’orribile carneficina, gli stupri, le prese di ostaggi, incombeva una sensazione di impotenza e vulnerabilità estrema. (Corriere della Sera)