Cosa fa la Cina con il canale di Panama e perché Trump promette "guerra"

Cosa fa la Cina con il canale di Panama e perché Trump promette guerra
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Today.it ESTERI

Il presidente eletto degli Stati Uniti Donald Trump vuole prendere il controllo del canale di Panama. Lo ha ripetuto in diverse occasioni, fino a minacciare l'uso della "forza militare" per mettere le mani sullo strategico passaggio che collega l'Oceano Atlantico e quello Pacifico. Nella conferenza stampa di Mar-a-Lago, Trump ha falsamente affermato che il canale è adesso in mano alla Cina: "Noi lo abbiamo dato a Panama, ma ora è dei cinesi", mentre nelle settimane precedenti aveva lamentato anche il fatto che alle navi americane vengono fatte pagare "cifre esorbitanti" per attraversare il canale, in riferimento al pedaggio a cui tutte le imbarcazioni sono soggette. (Today.it)

La notizia riportata su altri media

E se qualcuno ha provato a minimizzare e qualcun altro, come la presidente del Messico Claudia Sheinbaum, ha ironizzato su chiamare gli Stati Uniti «America messicana», nella maggior parte dei casi le parole del tycoon non sono state prese con leggerezza. (ilmessaggero.it)

Il Canada deve diventare la 51esima stella della bandiera Usa, il Golfo del Messico va ribattezzato Golfo d’America («Che bel nome, Golfo d’America!») e i Paesi Nato devono pagare il 5 per cento del Pil in difesa, «non come la Germania che arriva all’1 per cento», altrimenti Washington li abbandonerà nelle grinfie di Putin. (ilmessaggero.it)

Ma a chi appartiene il Canale artificiale, che collega l'Oceano Atlantico e quello Pacifico, costruito all'inizio del Novento dagli Stati Uniti? Negli anni Settanta il presidente Usa Jimmy Carter (1924-2024) firmò un accordo per restituire il Canale allo Stato di Panama, ma il trattato diverrà effettivo solo nel 1999. (Focus)

Trump: cambieremo il nome del Golfo del Messico in Golfo d'America

COPENAGHEN – Ci sono una manciata di numeri che aiutano chiunque a capire meglio la Groenlandia: un Paese (formalmente un territorio autonomo parte del Regno di Danimarca) alla periferia del globo che per più della metà della sua estensione è nel Circolo polare artico. (La Stampa)

È invece la Commissione Ue a rispondere con timidezza alle provocazioni del presidente eletto, dopo essersi già espressa con poca incisività rispetto alle ingerenze nella politica europea di Elon Musk tramite il suo social X. (il manifesto)

New York, 7 gen. (Tiscali Notizie)