Georgia. Abkhazia, il presidente pronto a dimettersi. L'opposizione resta in Parlamento

Georgia. Abkhazia, il presidente pronto a dimettersi. L'opposizione resta in Parlamento
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Avvenire ESTERI

Ansa In Abkhazia, regione separatista della Georgia, i manifestanti che venerdì hanno occupato gli edifici governativi, si rifiutano di abbandonare il Parlamento di Sukhumi e gli altri luoghi istituzionali. Il presidente abkhazo Aslan Bzhania lo aveva chiesto come condizione per le sue dimissioni, lasciando intendere che avrebbe lasciato il potere al vicepresidente Badra Gunba. "Dicono che sono fuggito dall'Abkhazia, ma è una menzogna. (Avvenire)

Su altre fonti

La Repubblica di Abkhazia è al centro di una grave crisi politica e sociale che ha raggiunto il culmine con le dimissioni del presidente Aslan Bzhania. La crisi è iniziata a settembre, quando la Russia ha annunciato un drastico taglio dei finanziamenti alla Repubblica accusando il governo abkhazo di non rispettare gli accordi bilaterali. (Notizie Geopolitiche)

Aslan Bzhania, presidente de facto dell’Abkhazia – repubblica autoproclamatasi indipendente al crollo dell’Unione sovietica e dal 2008 riconosciuta da Mosca, che la sostiene militarmente e economicamente, ma considerata parte della Georgia – pare prossimo a… (la Repubblica)

Il presidente dell'Abkhazia Aslan Bzhania ha annunciato sabato che si sarebbe dimesso e avrebbe indetto elezioni anticipate se i manifestanti avessero lasciato il palazzo del Parlamento della repubblica autonoma contesa in Georgia. (Euronews Italiano)

Proteste in Abkhazia, regione separatista della Georgia: i tentato l'irruzione nella sede del Parlamento

La Russia vuole far valere con prepotenza i suoi interessi nella Repubblica separatista dell'Abkhazia e ha scatenato violente proteste in questo piccolo e affascinante territorio della Georgia (per la comunità internazionale) affacciato sul Mar Nero. (L'HuffPost)

Il percorso, con tratti isterici, delle strategie russe verso le ex repubbliche sovietiche, sta portando su scenari che, tra elezioni manipolate, aspettative di autonomia, e influenze sui governi, fanno vacillare la già difficile stabilità di molte aree ex sovietiche. (L'Opinione)

Forti proteste si sono verificate davanti al Parlamento della regione separatista georgiana dell'Abkhazia contro la ratifica dell'accordo intergovernativo abkhazo-russo sull'attuazione di progetti di investimento da parte di persone giuridiche russe sul territorio dell'autoproclamata Repubblica caucasica. (Corriere TV)