Trump, l’Ucraina e l’Europa: ma cosa vuole davvero il presidente degli Stati Uniti? · LaC News24
Articolo Precedente
Articolo Successivo
Cosa vuole davvero Donald Trump dall’Ucraina? Che cosa vuole dall’Europa, ed inevitabilmente che cosa accadrà in Italia e in Calabria? Sono domande di straordinaria portata in questo momento, e in questo inedito scenario mondiale che di fatto chiude definitivamente i patti e la spartizione del mondo tra le potenze vincitrici della seconda guerra mondiale. Quell’epoca è stata sepolta definitivamente dalla scelta di campo di Trump che colloca gli Stati Uniti in un contesto mondiale del tutto diverso. (LaC news24)
Ne parlano anche altre testate
La linea americana sui dazi, che da ultimo registra la minaccia di Donald Trump di introdurre dazi del 200% su vini, champagne e altri alcolici se l'Ue li introdurrà del 50%sull'importazione di whisky, sta producendo, tra gli altri, un effetto poco rilevato: l'Europa non reagisce anche con un'azione per scuotere dal torpore le istituzioni finanziarie globali né pensa di riarticolare le relazioni internazionali, per esempio rivedendo i rapporti con la Cina. (Milano Finanza)
Sebbene io consideri profondamente sbagliata, oltre che autolesionistica, la guerra dei dazi scatenata da Donald Trump, per quanto riguarda il riarmo dell’Europa, con l’obiettivo di raggiungere l’autosufficienza su piano della sicurezza, il presidente degli Stati Uniti ha ragione da vendere. (L'Opinione)
Di fronte alla scelta di Donald Trump di non guidare più sostanzialmente l’Occidente, Keir Starmer si è assunto un compito spericolato: da una parte deve sopperire alla "ritirata" americana innanzitutto con un rafforzamento del ruolo dell’Europa e per questo obiettivo deve tenersi stretto il frenetico Emmanuel Macron e il roccioso Friedrich Merz, dall’altra deve mantenere tutta l’unità possibile dell’Occidente e per questo conta su Mark Rutte e Giorgia Meloni. (Tempi.it)

E probabilmente lo stesso può dirsi del discorso pubblico europeo. In questi due mesi di amministrazione Trump il discorso pubblico italiano non ha dato gran prova di sé, oscillante com'è stato fra il catastrofista e il velleitario, in ogni caso un po' isterico e sopra le righe. (il Giornale)
Il ritorno di Donald Trump alla Casa Bianca ha mutato gli equilibri mondiali. Diventa pertanto ardua impresa per analisti e osservatori capire quali saranno gli scenari e futuri rapporti tra gli stati in chiave economica e politica. (valsesianotizie.it)
Perché la Vecchia Europa, dinanzi agli equilibri geopolitici che il trumpismo sta formando, mostra tutte le sue debolezze: un “Continente di coccio” schiacciato tra due “Continenti di ferro”. Verso la Cina e l’India, e verso l’Africa anche se in termini diversi. (la Repubblica)