Velo alle donne, congelata la nuova legge su «castità e hijab» all'indomani della liberazione della cantante Parastoo Ahmadi
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In Iran era tutto pronto. Il parlamento e il Consiglio di Guardiani avevano fatto il possibile per fare entrare in vigore in questi giorni la nuova legge su "castità e hijab". Un provvedimento composto da 74 articoli per un ulteriore giro di vite contro quelle donne che non rispettano l'obbligo del velo, dove sono previste multe salatissime, divieto di espatrio, confische, fino alla possibilità del carcere. (ilgazzettino.it)
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In Iran il 30 novembre scorso è stato pubblicato il testo di una legge ancora più restrittiva e punitiva nei confronti delle donne. Il 28 novembre il Parlamento europeo aveva adottato una risoluzione di condanna della crescente e sistematica repressione dei diritti umani delle donne in Iran. (Il Dubbio)
Un provvedimento composto da 74 articoli per un ulteriore giro di vite contro quelle donne che non rispettano l’obbligo del velo, dove sono previste multe salatissime, divieto di espatrio, confische, fino alla possibilità del carcere. (ilmessaggero.it)
In Iran il 13 dicembre doveva entrare in vigore l’annunciata Legge per la protezione della famiglia tramite la promozione della cultura della castità e dell’hijab, che prevede persino frustate e pena di morte per chi si opponga all’obbligatorietà del velo. (Il Fatto Quotidiano)
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Entrando nel dettaglio, i provvedimenti che promuovono la “cultura della castità e dell’hijab” sono stati approvati dalle autorità iraniane a inizio dicembre e impongono severe sanzioni per coloro che vengono colte a "promuovere la nudità, l'indecenza, lo svelamento o l'abbigliamento inappropriato". (il Giornale)
La legge della repressione: in Iran l’hijab come arma di controllo In Iran l’obbligo dell’hijab si è trasformato accorra una volte in un campo di battaglia per la libertà. Le donne che osano sfidare la morale imposta rischiano non solo multe salatissime e frustate ma anche la reclusione e, in alcuni casi, la pena di morte. (LA NOTIZIA)