Trent’anni dopo: cosa resta dell’antimafia

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Il Fatto Quotidiano INTERNO

Società civile. “Libera” e le altre: dal 1995 tanto è cambiato, non sempre in meglio. E adesso? Meno processi e più sensibilità sociale e ambientale La parola “legalità” è andata in soffitta. “Antimafia” potrebbe fare la stessa fine. E non per iniziativa di qualche ultrà sedicente garantista. Lo va ripetendo don Luigi Ciotti, il fondatore di Libera, la rete di associazioni contro le mafie nata il 25 marzo di trent’anni fa. (Il Fatto Quotidiano)

Se ne è parlato anche su altri giornali

La lotta contro le mafie è un impegno arduo e costante, che richiede la partecipazione attiva e consapevole di ogni cittadino. “Le mafie, entità radicate e pervasive, continuano a infiltrarsi in ogni ambito della nostra società, dall’economia alla politica, condizionando profondamente la vita di individui e comunità. (ANCI)

Questo contenuto non è disponibile per via delle tue preferenze sui cookie Servizio di Vito D’Ettorre. (TV2000)

A dirlo è Eugenia Ciriaco, la figlia dell'avvocato Torquato Ciriaco, ucciso a Maida nel marzo 2022 in un agguato di stampo mafioso. Torquato Ciriaco è uno degli oltre mille nomi presenti nell'elenco di vittime innocenti della criminalità organizzata a cui è dedicata la giornata del 21 marzo promossa da Libera. (LaC news24)

Il messaggio del capo di Stato: «Impegno quotidiano nella lotta». La premier ribadisce: «Mafia è nemico dichiarato della nostra democrazia» (Open)

"Liberare il passato dal velo delle libertà ma anche dalla retorica della memoria di chi celebra in morte chi ha dimenticato di difendere in vita", ha detto Don Ciotti. "La retorica della memoria” (la Repubblica)

/03/2025 12:19:00 (Tp24)