Javier Milei intervistato da Sechi: "Cosa faremo io, Meloni e Trump. La motosega funziona"
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Mario Sechi 16 dicembre 2024 È domenica, il mezzogiorno romano è freddo e solare, attendo che Javier Milei concluda un incontro con John Elkann. Ripasso le domande e le note, appunto sul taccuino alcune cose che mi raccontano i suoi collaboratori. Intervistai Milei la prima volta a metà febbraio, sempre qui all’Hotel Ambasciatori, in Via Veneto, come sembrano lontani quei giorni. La stampa e la televisione dipingevano Milei come un tipo eccentrico, un matto ultra -liberale destinato a fare un giro di tango e fallire. (Liberoquotidiano.it)
La notizia riportata su altri giornali
Ma basta vederlo salire sul palco di Atreju 2024 per capire i motivi della fascinazione: è una questione di estetica, non di conte… Sulla carta, in teoria, in punta di principio e tradizione, Javier Milei avrebbero dovuto fischiarlo. (La Stampa)
In realtà, come si legge in controluce nell’articolo, il nostro non sembra apprezzare particolarmente l’azione turbo-liberista del presidente argentino. E lo fa esprimendo un certo qual comprensibile cinismo politico che, ci piaccia o meno, rappresenta uno delle caratteristiche principali delle cosiddette democrazie mature, particolarmente quella italiana. (Nicola Porro)
Il presidente dell'Argentina con cittadinanza italiana: io nell'Internazionale della Destra con Giorgia, Trump, Netanyahu e Musk (Open)
Le mie ricette non sono quelle tradizionali ma funzionano». Il leader ultraliberista, accolto da un'ovazione e dal grido «libertà, libertà», ha ringraziato Meloni per l'invito e ha sottolineato che Italia ed Argentina sono unite da una «fratellanza indissolubile». (Corriere Roma)
Meloni e Milei sul palco di Atreju a Roma (il Giornale)
Nel retro riunisce i vertici europei di FdI, Nicola Procaccini e Carlo Fidanza, in attesa di un annuncio che più fonti di Fratelli d’Italia danno in programma per oggi: il cambio della guardia al timone dei Conservatori europei, che si concretizzerà a gennaio 2025, e l’endorsement all’ex primo ministro polacco Mateusz Morawi… (la Repubblica)