Alex Del Piero compie 50 anni, Angelo Di Livio: «Al Padova si capì subito che era un predestinato»
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Angelo Di Livio, il suo amico Alex Del Piero oggi compie 50 anni. Ne è passato di tempo da quando vi siete conosciuti...«Ricordo quando lo vidi per la prima volta entrare nello spogliatoio a Padova. Era un ragazzo umile, ma anche solare pur essendo riservato. Molto rispettoso dei ruoli nello spogliatoio e capace di farsi benvolere. Ha fatto tanta strada, si è meritato quello che ha ottenuto». Era un fenomeno già allora?«Ce ne parlavano sempre in Primavera, si sentiva dire di questo ragazzo che era un fenomeno e quando arrivò in prima squadra ci accorgemmo che aveva doti sopra la media». (Corriere della Sera)
Ne parlano anche altri giornali
Alessandro Del Piero compie 50 anni: ecco una selezione dei suoi gol più belli e impossibili. Da quello del '94 contro la Fiorentina, passando per Juve-River Plate nel '96. (Corriere TV)
Agli MTV EMAs 1998 Alessandro Del Piero e Donatella Versace premiarono le Spice Girls: tutti i dettagli del fashion moment che ha celebrato lo stile e lo sport italiano (Vogue Italia)
Ad averlo segnalato alla società l’osservatore Vittorio Scantamburlo, dopo averlo visto una prima volta nel novembre dell’anno prima, rimanendo estasiato dalla classe del piccoletto. L’allenatore è Gianfranco Bozzao e il responsabile del settore giovanile Romolo Camuffo. (Il Fatto Quotidiano)
Del Piero, bandiera della Juventus, resta il campione amato da tutti. Tutto il mondo dello sport gli tributa gli auguri più sentiti. (Corriere della Sera)
Il 13 maggio 2012 Alessandro Del Piero - che ha festeggiato proprio ieri 50 anni - ha giocato e segnato nella sua ultima partita per la Juventus durante la partita allo 'Stadium' contro l'Atalanta: in totale 705 partite con la maglia bianconera e 289 gol. (Pianeta Milan)
Ve lo immaginate Alex Del Piero coi guantoni? Il campione del mondo e bandiera della Juventus, 50 anni oggi, raccontato da mamma Bruna Furlan alla Tribuna di Treviso. Non l’aveva mai detto, perché “non abbiamo mai esagerato con i complimenti, anche quando vinceva tutto”. (la Repubblica)