Meloni, Xi e il lungo colloquio per ricucire lo strappo sulla Via della Seta

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Adnkronos INTERNO

Sforando l’ora concordata - e poi a piedi, uno di fianco all’altra, proseguendo il colloquio lungo i viali alberati dei giardini della Diaoyutai State House. Il confronto tra Giorgia Meloni e il Presidente della Repubblica cinese Xi Jinping - momento più importante e atteso della missione in Cina della premier - arriva dopo il bilaterale a margine del G20 di Bali ma soprattutto dopo lo strappo del governo Meloni sulla Via della Seta, consumatosi nel dicembre scorso. (Adnkronos)

Ne parlano anche altre testate

La missione di Giorgia Meloni a Pechino è un passaggio positivo perché arriva dopo la decisione del premier di non rinnovare la partnership sulla Nuova Via della Seta. Con i cinesi fanno tutti i conti, anche l’Italia, nel quadro delle politiche europee e delle relazioni con gli Stati Uniti, cosa che non avvenne con le “cineserie” grilline nell’avventura psichedelica dei governi guidati da Giuseppe Conte. (Liberoquotidiano.it)

Terminato l'incontro bilaterale tra la premier e il presidente cinese (LAPRESSE)

Riparte dall’intelligenza artificiale la cooperazione Italia-Cina. In occasione dell’incontro bilaterale tra la presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, e il presidente cinese Xi Jinping i riflettori si sono accesi anche sulla collaborazione in tecnologie strategiche – AI e auto elettriche in primis – per accelerare la transizione digitale e per definire una governance globale. (CorCom)

Meloni in Cina: con questo viaggio lanciamo piano di cooperazione bilaterale di tre anni

Dopo lo 'strappo' per l'uscita dell'Italia dalla Via della Seta, la premier rilancia e riallaccia i rapporti bilaterali con la Cina, un "partner di grande rilievo" con cui occorre mantenere intatto quel 'ponte' secolare costruito da Marco Polo 700 anni fa (AGI - Agenzia Italia)

Andrea Forzi è l’amministratore delegato di Valvitalia, società di progettazione e produzione di valvole e sistemi a gas, controllata al 75% da Cpd e per il restante dalla famiglia fondatrice Ruggeri. Dal 2006 è presente in Cina con uno stabilimento a Suzhou. (Corriere della Sera)

Un faccia a faccia durato novanta minuti nel secondo giorno di visita ufficiale nella Repubblica Popolare Cinese ha sottolineato la necessità di "ragionare insieme" su "come garantire anche un interscambio che continui a essere libero, perché per farlo abbiamo bisogno soprattutto che rimanga stabile il sistema di regole nel quale ci muoviamo". (LA STAMPA Finanza)