La sinistra anti italiana: grida alla truffa e chiede che la Ue ci multi

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il Giornale INTERNO

L'intervento dei giudici ha ricomposto il campo largo. L'ordinanza del Tribunale di Roma che dichiara illegittimo il trasferimento dei 16 migranti in Albania fa esultare la sinistra che arriva a parlare di «truffa» per il trasferimento dei clandestini nel campo allestito in territorio albanese. Il Partito democratico ha già presentato un'interrogazione parlamentare ai ministri Tajani e Crosetto, sia alla Camera che al Senato, «per fare luce - dice una nota dei dem - sulla gestione degli appalti milionari relativi alla costruzione e gestione dei centri per migranti di Gjader e Shengijn in Albania». (il Giornale)

Ne parlano anche altri giornali

Nelle ore in cui molti paesi europei dichiarano di voler seguire il modello italiano sull'immigrazione, in Italia si celebra il processo Open Arms ai danni di Matteo Salvini e arriva la decisione della sezione immigrazione del tribunale di Roma di non convalidare il trattenimento dei migranti all'interno del centro di Gjader. (il Giornale)

L’ultima, prevedibilissima, sconfitta con la mancata convalida dei trattenimenti dei pochi migranti rimasti nei campi di concentramento in Albania porta con sé immediato un nuovo annuncio. Ogni volta un passo indietro lungo la scala della democrazia e della civiltà. (il manifesto)

È una solfa, questa dei giudici comunisti, che ormai ha tren… (la Repubblica)

«Finalmente l’Italia», oggi i 12 migranti saranno trasferiti al Cara di Bari

"Cari italiani, questo è il testo con il quale i parlamentari del PD eletti al Parlamento Europeo chiedono all’Europa di aprire una formale procedur… Ecco il testo integrale: (L'HuffPost)

I giudici italiani bocciano il modello albanese, rispedendo i 12 migranti nel nostro Paese e lo scontro politico dall’Adriatico si sposta su X (ex Twitter, oggi di Elon Musk). (la Repubblica)

A spiegare nel dettaglio come sono andate le cose ci sono la parlamentare Pd Rachele Scarpa e il dirigente di Arci nazionale Maso Notarianni. (il manifesto)