Autocomplotto. Meloni e Salvini vittime delle proprie macchinazioni (di A. De Angelis)

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L'HuffPost INTERNO

C’è un filo che tiene assieme Palermo, dove Matteo Salvini è a processo per Open Arms e Tirana, da dove, dopo il pronunciamento dei giudici, dovranno ripartire tutti i dodici migranti destinati ai costosissimi centri messi su dal governo. E non è solo la “coda” del cortocircuito con la magistratura, che è solo l’effetto finale di entrambe le ope… (L'HuffPost)

Ne parlano anche altri giornali

La premier si sfoga: ci mettono i bastoni tra le ruote. E prepara il contrattacco. Ma intanto si prefigura l'intervento della Corte dei Conti (Open)

Meloni dal Libano biasima il comportamento delle opposizioni sul caso Albania: "Sollecitano l'Europa a sanzionare la propria Nazione e i propri cittadini, con il solo obiettivo di colpire politicamente questo governo" (il Giornale)

«Siamo molto felici. Grazie. Grazie. Grazie mille». Un sorriso, prima timido e poi sempre più grande, scioglie la tensione sofferta in questi giorni dai dodici richiedenti asilo, cinque egiziani e sette bengalesi, reclusi a Gjader: potranno finalmente toccare terra in Italia, lo hanno stabilito ieri i giudici del tribunale di Roma. (il manifesto)

La vecchia solfa dei giudici rossi

Così in una nota i presidenti dei gruppi del Pd alla Camera, al Senato e al Parlamento europeo: Chiara Braga, Francesco Boccia e Nicola Zingaretti riferendosi al sit-in della Lega, oggi a Palermo, sul processo Open arms che coinvolge il ministro Salvini; all'attacco della premier dopo il pronunciamento del Tribunale di Roma sui centri in Albania e dopo l'interrogazione di alcuni parlamentari sull'accordo con Tirana (Il Messaggero Veneto)

È stato solo il caso a volere che l’esplosione di un conflitto di tali proporzioni sul fronte dell’immigrazione coincidesse con l’arringa difensiva dell’avvocato e deputata leghista Bongiorno al processo contro Salvini per il caso Open Arms (Il Dubbio)

Riparte la solfa dei “giudici comunisti” che mettono il bastone tra le ruote dei valorosi governanti di destra. Spiace che il suo ultimo interprete, il Salvini, a dispetto del vantato staff mediatico, si presenti sulla scena con un’inquadratura che lo fa sembrare un pallone da rugby. (la Repubblica)