Groenlandia, il sogno di Trump e la posizione dell'Ue
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Donald Trump continua a ribadirlo: gli Usa devono ottenere il controllo della Groenlandia per motivi di "sicurezza nazionale" e non esclude la possibilità di utilizzare "la forza militare o la coercizione economica" per raggiungere il suo obiettivo. Ecco perché il capo della diplomazia francese Jean-Noël Barrot oggi è intervenuto dichiarando che "è fuori discussione" che l'Unione Europea consenta a degli stati "di attaccare i suoi confini sovrani". (Adnkronos)
Se ne è parlato anche su altri giornali
Nella sia prima conferenza stampa da presidente eletto, il tycoon ha lanciato anche un ultimatum ad Hamas: "Sarà l'inferno" (AGI - Agenzia Italia)
Ma dove si trova la Groenlandia esattamente? La Groenlandia è la più grande isola del mondo, situata tra l'oceano Atlantico e l'oceano Artico ed ha una superficie che supera i due milioni di chilometri quadrati. (idealista.it/news)
Lo ha ripetuto in diverse occasioni, fino a minacciare l'uso della "forza militare" per mettere le mani sullo strategico passaggio che collega l'Oceano Atlantico e quello Pacifico. Nella conferenza stampa di Mar-a-Lago, Trump ha falsamente affermato che il canale è adesso in mano alla Cina: "Noi lo abbiamo dato a Panama, ma ora è dei cinesi", mentre nelle settimane precedenti aveva lamentato anche il fatto che alle navi americane vengono fatte pagare "cifre esorbitanti" per attraversare il canale, in riferimento al pedaggio a cui tutte le imbarcazioni sono soggette. (Today.it)
In un altro post si vede l'immagine degli Stati Uniti e del Canada ricoperti dalla bandiera americana a stelle e strisce. Proprio ieri, durante una conferenza stampa a Mar-a-Lago, Trump aveva minacciato di usare la «forza economica» per annettere il Canada. (Corriere della Sera)
“Per la sicurezza nazionale e la libertà in tutto il mondo, gli Stati Uniti ritengono che la proprietà e il controllo della Groenlandia siano una necessità assoluta”. Queste le parole di Donald Trump a dicembre e ribadite anche durante la sua conferenza stampa tenutasi il 7 gennaio a Mar-a-Lago. (Radio Radio)
Tra sogni di annessione di Panama, Groenlandia e Canada e l’ipotesi di rinominare il Golfo del Messico, la conferenza stampa in Florida ha decisamente lasciato il segno. Se l’obiettivo di Donald Trump era quello di innescare una reazione a catena, si può dire che, almeno in parte, è stato raggiunto. (ilmessaggero.it)