Rotta la fragile tregua in Libano. Hezbollah si arma, Israele attacca
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La tregua in Libano è appesa a un filo. Un filo sottilissimo, teso tra le pressioni della comunità internazionale su Benjamin Netanyahu, i desideri di vendetta di Hezbollah, i piani dell’Idf per colpire la milizia che si sta riorganizzando, la retorica dell’ultradestra israeliana e un esercito, quello libanese, che sa di essere al centro di un gioco più grande delle sue possibilità. La situazione rischia di precipitare in qualsiasi momento. (ilmessaggero.it)
Se ne è parlato anche su altre testate
Hezbollah ha rivendicato "la vittoria" su Israele con il cessate il fuoco cominciato questa mattina e che ha posto fine a due mesi di guerra aperta in Libano tra l'esercito israeliano e il movimento islamista: "Rimarremo pronti ad affrontare gli attacchi del nemico". (Fanpage.it)
Libano, il rientro a casa dei rifugiati in Siria 28 novembre 2024 (Il Sole 24 ORE)
La fine dei raid israeliani sul Libano, un gioco di acrobazie diplomatiche tra Usa e Francia, è senza dubbio una buona notizia, per quanto fragile sia la sua tenuta. I libanesi festeggiano, pur portando il lutto per i morti e le devastazioni di quest’ennesima aggressione. (il manifesto)
Lo riporta Haaretz. Un alto esponente dei Guardiani della Rivoluzione islamica, Kioumars Pourhashemi, è stato ucciso nella provincia nord-occidentale siriana di Aleppo nell'ambito di un ampio attacco lanciato da militanti del gruppo Hayat Tahrir al-Sham contro decine di villaggi e città dell'area. (Corriere della Sera)
Fonti della sicurezza israeliana e dell'esercito stimano nel 50% le possibilità di una ripresa della guerra contro Hezbollah in Libano. (Corriere della Sera)
Il segretario generale delle Nazioni Unite Antonio Guterres parla in seguito al cessate il fuoco raggiunto in Libano tra Israele e Hezbollah. Ed è essenziale che questo impegno possa essere un percorso verso una soluzione politica della crisi libanese (la Repubblica)