Gaetano Pesce a Napoli, parlano i figli: “nostro padre non voleva offendere o fare un'opera scontata”

Gaetano Pesce a Napoli, parlano i figli: “nostro padre non voleva offendere o fare un'opera scontata”
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Dopo l’ondata di polemiche, ironia e sberleffi, parlano le persone coinvolte nella realizzazione dell’opera Tu si’ ’na cosa grande di Gaetano Pesce a Napoli. A cominciare dai figli, secondo cui il designer non voleva offrire a Napoli un’opera offensiva o scontata. Le versioni dei figli, della curatrice, dello studio dell’artista, dello scenografo. Gaetano Pesce non voleva offendere Napoli. Dopo l’ondata di ilarità e sberleffi che Tu si’ ‘na cosa grande ha provocato in tutto il mondo, con la notizia dell’opera (che doveva somigliare al vestito di Pulcinella, ma ai più ha ricordato un’enorme forma fallica: il nome dell’artista, “Pesce”, ovvero l’organo sessuale in dialetto napoletano, e il titolo Tu si’ ‘na cosa grande, hanno fatto il resto) ripresa anche dalle testate internazionali, anche se più per le polemiche che ha sollevato che per il significato che incarna, adesso parlano tutti coloro che sono stati coinvolti nell’installazione. (Finestre sull'Arte)

La notizia riportata su altre testate

"ostro padre non avrebbe mai pensato di offrire a Napoli qualcosa di offensivo o scontato. Al contrario, ha voluto donare due cuori. Ha scelto di celebrare il lato più femminile e colorato di Pulcinella, vestendolo con tonalità vivaci, in netto contrasto con il tradizionale bianco. (Ottopagine)

Leggi tutta la notizia Al contrario, ha voluto donare due cuori. (Virgilio)

L’installazione che in questi giorni ha fatto discutere tutta Italia, infatti, si è rimpicciolita in pochi secondi, ripiegandosi su stessa e lasciando l’intera città a bocca aperta. Napoli – “Giuro è la prima volta che succede”. (Lercio)

I figli di Gaetano Pesce: «Con il suo Pulcinella papà non voleva essere osé né offendere Napoli»

A Sorrento la creatività prende forma in gelateria: nasce un gelato dedicato alla controversa installazione artistica di Gaetano Pesce, trasformando l’arte in un’esperienza gustativa che unisce ironia e tradizione. (Positanonews)

NAPOLI – A seguito del dibattito che si è accesso intorno all’installazione della scultura “Tu si ‘na cosa grande” di Gaetano Pesce a Napoli in Piazza Municipio, ecco le dichiarazioni della curatrice Silvana Annicchiarico, dei figli di Pesce Milena e Jacopo, dello Studio Gaetano Pesce N. (Arte Magazine)

Milena e Jacopo Pesce sono i figli di Gaetano Pesce, autore di oggetti cult del design contemporaneo e anche del Pulcinella «fallico» che sta mandando in tilt i social. «Dove è adesso, nostro padre starà sicuramente sorridendo! Di certo, non avrebbe mai pensato di offrire a Napoli qualcosa di offensivo o scontato. (napoli.corriere.it)