Difesa, il settore italiano vale il 14% di quello europeo. Nel ’23 ricavi a +6,6%
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Economia Difesa, il settore italiano vale il 14% di quello europeo. Nel ’23 ricavi a +6,6% Secondo il rapporto di Mediobanca i ricavi delle prime 100 aziende nazionali del settore nel ‘23 sono di quasi 20 mld (+6,6%). Il 59% è in mano pubblica, mentre la proprietà estera detiene una quota del 25,1%. I due big player (a controllo statale) sono Leonardo (Ro) a 11,5 mld e Fincantieri (Tr) a 2 mld. Il fatturato italiano vale il 4% a livello mondiale (615 mld, +9,8%) (VeneziePost)
La notizia riportata su altre testate
Secondo il rapporto sul settore dell’area studi di Mediobanca, che ha esaminato 40 aziende multinazionali che rappresentano il 60% del giro d’affari globale del settore Difesa, e di 100 aziende italiane, i ricavi saliranno del 9% alla fine di quest’anno, a un ritmo quasi triplo rispetto a quello del Pil globale (+3,2%) con i gruppi europei in accelerazione rispetto ai big statunitensi. (Avanti Online)
Nel 2023, la spesa per la Difesa a livello globale ha raggiunto un massimo storico, toccando i 2.443 miliardi di dollari, con un incremento del 6,8% rispetto all’anno precedente. (FIRSTonline)
Le guerre, dall’Ucraina al Medio Oriente, dal Sudan alla Birmania hanno spinto la spesa globale per la Difesa all’ammontare record di 2.443 miliardi di dollari nel 2023 con una crescita del 6,8% rispetto al 2022: una cifra pari a 306 dollari a persona. (Analisi Difesa)
È stato calcolato che ogni euro speso in difesa si trasforma in una crescita del Pil compresa tra 0,6 e 1,2 euro, ma investire in infrastrutture “paga” di più perché lo stesso euro diventa più di 1,5 euro di prodotto interno lordo incrementale. (Il Sole 24 ORE)
Performance di Borsa: +72,2% in tre anni, con i gruppi europei più performanti (+128,1%) di quelli statunitensi (+59,0%). Multinazionali della Difesa: atteso un aumento del 9% dei ricavi nel 2024 e del 12% nel 2025. (Key4biz.it)
È questo il quadro offerto dall’ultimo studio di settore pubblicato da Mediobanca che divide gli operatori (le aziende) della Difesa in più segmenti di grandezza per rendere più agevole la comprensione dei dati. (QuiFinanza)
