Il concerto di Capodanno a Roma 'non più al Circo Massimo ma in piazza del Popolo'. E al posto di Tony Effe si va verso la Pfm
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Dopo che Tony Effe è ormai diventato “un caso” e, insieme, ha mostrato di essere un abile uomo di marketing che ha trasformato la cacciata dalla festa di Capodanno del Comune di Roma in un live tutto suo al Pala Eur (quasi sold out), ecco che arrivano alcune indiscrezione sulla ‘corsa ai ripari’ del Campidoglio. Chi ci sarà al posto del rapper? Non solo di lui anzi, perché anche gli altri due headliner, Mahmood e Mara Sattei, in piena solidarietà hanno annullato la loro presenza e dunque si è pensato, per un momento, che il Capodanno al Circo Massimo potesse essere affidato al silenzio. (Il Fatto Quotidiano)
La notizia riportata su altre testate
Prendete i grandi operisti dell’Ottocento che magari, volendo, sono anche un po’ più importanti del primo rapper che passa. Rispetto ad altri casi, sono quisquilie e pinzillacchere, come avrebbe detto Totò, un altro che con la censura prima fascista e poi democristiana ebbe i suoi guai. (QUOTIDIANO NAZIONALE)
Anche Mogol, il Manzoni della canzone italiana, ha preso posizione sull’esclusione di Tony Effe dal concerto di Capodanno di Roma. Il garbo, la gentilezza, il rispetto per le donne: dove andremo a finire? Forse là dove abbiamo cominciato. (QUOTIDIANO NAZIONALE)
Tony Effe non solo non lascia, ma raddoppia. Forse triplica. (Virgilio)
E proprio circa la polemica che ha riguardato il cantante, tra solidarietà e critica, sui social sta tornando virale una parte di un servizio de "Le Iene", datato dicembre 2023, in cui Nicolò De Devitiis aveva parlato anche con la madre del cantante. (Corriere della Sera)
La vicenda della presunta censura a Tony Effe ha scatenato un acceso dibattito non solo nel mondo della musica italiana. Il rapper romano era stato inizialmente invitato a esibirsi al concerto di Capodanno al Circo Massimo di Roma, ma è stato successivamente escluso dall’evento a causa delle critiche mosse ai testi delle sue canzoni, definiti “violenti, misogini e sessisti”. (Radio Radio)
Può essere un supporto emotivo nei momenti difficili ma è sopravva… Nelle prime pagine di Monaco guerriero, il suo primo libro uscito il mese scorso per Mondadori (decisamente un brutto libro, mi scuso se lo penso e lo dico pure, in fondo mi scuso senza pentimento), Massimo Pericolo, stupendo rapper e anche trapper, scrive: «La musica la annovero tra i piaceri. (La Stampa)