Torino celebra il suo Maestro: Jannik Sinner, il 2024 da leggenda e un tennis sempre più italiano
Articolo Precedente
Articolo Successivo
Quello di Jannik Sinner è uno sguardo che si perde nel momento. Si guarda in giro mentre coriandoli blu gli fluttuano attorno, cadendo lentamente. Il pubblico invoca il suo nome, un gesto d’affetto dagli italiani per un italiano, sommerso da un amore degno di pochi. Che ancora non ha terminato la stagione ma è sul campo dell’Inalpi Arena che Jannik mette un punto al suo 2024 sul circuito ATP, sotto lo sguardo adorante di una nazione che ama il tennis e che, grazie a lui, sembra amarlo un po’ di più. (MOW)
Su altre testate
I complimenti ormai si sprecano per Jannik Sinner. Domenica Il numero uno al mondo ha vinto davanti ad uno stadio gremito il suo primo titolo Atp Finals. Un trionfo netto, meritato, senza appelli. L’azzurro ha battuto in sequenza Alex De Minaur, Daniil Medvedev, Taylor Fritz, Casper Ruud e ancora lo statunitense, in finale, tutto senza perdere nemmeno un set. (Tennis World Italia)
Non c'è due senza tre: Jannik Sinner continua a vincere, e Davide Oldani a dedicargli piatti. Anche stavolta la carota non manca. (Dissapore)
Abbiamo un grosso, evidente, problema: Jannik Sinner ha 23 anni e noi abbiamo già finito tutti gli aggettivi per raccontarlo. 70 vittorie e sei sconfitte, otto titoli, tra cui due Slam e le ATP Finals: ma vi rendete conto di cos’ha fatto Jannik in questo 2024? Sinner (foto LaPresse) (Today.it)
Un confronto che resterà l’ultimo arbitrato dal bergamasco d’adozione nel circuito Atp. Sono quelle provate dal brasiliano Carlos Bernardes, 60 anni, arbitro internazionale dal 1992 da tempo residente a Gorle, che ha diretto il confronto tra il numero 1 e Taylor Fritz. (L'Eco di Bergamo)
La stampa estera, il giorno dopo il trionfo di Jannik Sinner a Torino, non lesina complimenti al numero 1 del mondo. Anche una celebrazione dell'intero Sistema Italia, di un Paese che oggi attira l'attenzione di tutto il mondo del tennis per la qualità dei suoi giocatori, per i suoi tornei, per l'organizzazione nel suo complesso. (Tiscali)